Mancini rischia: Mou e Guardiola alla finestra

La sconfitta subita ieri in casa dell’Ajax per 3 a 1 ha catapultato l’allenatore del City, Roberto Mancini, nell’occhio del ciclone delle critiche. Stamani, infatti, i giornali britannici hanno espresso parere unanime sul fatto che il tecnico italiano appaia sempre più inadeguato a rendere il Manchester City competitivo in Europa. Il bilancio di questi due anni in Champions League è impietoso per i Citizens: quattro sconfitte su cinque trasferte disputate (tra cui il 2 a 1 subito al San Paolo un anno fa) sono troppe per una squadra che ambisce a diventare campione d’Europa.

Se l’anno scorso il Manchester City è riuscito a vincere la Premier League e quest’anno sta lottando per il titolo nazionale, in Champions l’anno scorso è arrivato terzo ed è stato eliminato, quest’anno è ultimo nel suo girone (Real Madrid, B. Dortmund, Ajax) ad un punto ed è con piede fuori anche dall’Europa League (a cui si accede se si arriva terzi nel girone). Lo sceicco Mansour non sarà certo contento di questa nuova debacle europea e, se Mancini non dovesse cambiare le sorti nelle restanti tre parti del girone, si potrebbe profilare un divorzio a fine stagione, come risulta dai rumours d’oltremanica. Anche perchè Mancini sembra stia ripercorrendo quando accadde durante la sua esperienza all’Inter: vincente in campionato, perdente in Europa.

I nomi più gettonati sono due: il primo è quello di Josè Mourinho (come accadde all’Inter), il quale sembra aver perso il giusto feeling con l’ambiente madridista, a causa degli ultimi non brillanti risultati e che non ha mai nascosto la sua voglia di tornare ad allenare in Inghilterra. Il secondo, accostato a molte grandi squadre, è quello di Pep Guardiola, che attualmente è senza panchina (anno sabbatico) e presente ieri in tribuna all’Amsterdam Arena dov’era di scena il City: sarebbe la persona giusta per dare gioco e competitività ad una squadra che cerca la consacrazione a livello europeo.