Pagelle Juventus
Editoriale – Se il calcio deve portare terrore e auto bruciate…
Published
12 anni agoon
By
RedazionePaura a Milano per l’arrivo del Partizan Belgrado, attentato a Diakitè, questa settimana, calcisticamente parlando, non verrà certamente archiviata come una delle migliori. Entrando nel dettaglio, il prologo c’è stato a Torino la sera di Juventus-Napoli, in epoca di internet e vari mezzi di comunicazione, le immagini, viste in tutto il mondo di quel settore ospiti distrutto è stato un pessimo spot per il nostro calcio in cerca disperata di rilancio. L’episodio di ieri sera poi tocca l’apice della vergogna, tre auto bruciate nel pieno della notte, il volto del difensore laziale Diakite sconvolto e smarrito davanti ad un simile gesto. Come possiamo parlare di fair play, abbattimento di barriere quando questo attualmente è il nostro calcio, quali investitori, arabi o russi che siano, possono avere interesse a spendere (buttare) dei capitali in una situazione tanto inguaita. Quale campione avrà desiderio di giocare nel nostro campionato quando legge di simili fenomeni. Non dimentichiamo lo scorso anno i furti subiti dalle mogli di Cavani e Lavezzi, non è possibile tutto questo. Questa sera arriva il Partizan Belgrado, già Milano è in stato di allerta, i fatti di Genova sono ancora nelle mente di tutti e la paura di un triste bis si respira nell’aria. Dicevamo nei precedenti editoriali che la gente vuole tornare negli stadi, bisogna dare spazio alle famiglie di potersi riappropriare delle tribune, non si può chiudere gli occhi davanti a simili eventi. Chi ama realmente questo sport deve fare qualcosa per garantirgli un futuro diverso da questo.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”