Amarcord
Ferlaino non ha dubbi: “Il Napoli è più forte della Juve, Mazzarri è il migliore”
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12 anni agoon
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RedazioneL’uomo degli scudetti. Corrado Ferlaino, presidente dei primi – ed al momento unici – due tricolori della storia azzurra, ha rilasciato una lunga intervista a ‘Repubblica’. Ecco alcuni passaggi: “La gara del 1986? Dopo tanti bocconi amari, riuscimmo a battere la Juventus davanti ai suoi tifosi. Credo che quel pomeriggio cancellammo la paura di non saper vincere uno scudetto. Ci rendemmo conto che nulla era precluso. Ma quella gara fu importante, eppure non decisiva. I campionati si conquistano alla distanza”.
Cosa pensava alla vigilia? “Larbitro era Agnolin. Lo temevamo perché non avevamo una tradizione positiva con lui. Poi però tutto andò bene…”.
Lo ammise persino lavvocato Agnelli… “Mi fece i complimenti, disse che avevo costruito una squadra fortissima. Aveva ragione, conquistammo pure la Coppa Italia. Vidi tutta la partita al suo fianco in tribuna”.
Una deroga, dunque, rispetto alle sue abitudini. “E vero, di solito guardavo soltanto il primo tempo. Dovevo pensare anche alle mie coronarie. E poi andando via durante lintervallo, cera sempre lillusione che qualcosa potesse cambiare”.
Sabato la storia può ripetersi. “Me lo auguro. Il Napoli è più forte della Juve e lo ha dimostrato nella finale di Coppa Italia“.
E Pechino? “Non conta: per larbitraggio di Mazzoleni”.
Ingegnere, secondo lei può arrivare il terzo scudetto? “Sono scaramantico, quindi non mi espongo apertamente. Da tifoso me lo auguro, il Napoli però dovrà avere continuità e ridurre al minimo la fisiologica flessione che ogni squadra accusa nel corso di una stagione”.
Le piace Mazzarri? “Molto. È il miglior allenatore dItalia. Ha una grande determinazione e dimostra sempre la sua voglia di vincere”.
E Cavani? “È un attaccante davvero temibile e lo sta confermando. Parlo poco, comunque, dei giocatori attuali”.
Faccia unultima eccezione per Insigne. Napoletano nel Napoli. “Se uno è bravo, non è difficile sfondare. Deve solo stare tranquillo e crescere senza assilli” .
Dove vedrà sabato la partita? “A casa. Ma soltanto il primo tempo. Poi, certamente mi dedicherò ai soliti riti”.
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