Amarcord
Desaparecidos d’Italia: i nuovi arrivi stranieri mai visti in campo
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12 anni agoon
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RedazioneOgni sessione estiva del calciomercato vede arrivare in Italia, e soprattutto nella massima serie, una folta schiera di stranieri, molti dei quali misconosciuti. L’obiettivo delle squadre è risaputo: cercare di portare a casa dei potenziali campioni, o comunque, dei buoni prospetti, pagandoli a poco prezzo e ricevendone in cambio grandi prestazioni sul terreno di gioco. E se da un lato la cosa non viene vista di buon occhio, dall’altro c’è di che capire l’operato di determinate società. Di soldi ne girano pochi, e per un giovane che ha fatto un buon campionato di B o Lega Pro, spesso, ci si sente chiedere cifre fuori dal comune. Tornando all’argomento centrale, andiamo un po’ a vedere, tra i nuovi arrivati, chi cammina, per il momento, con appiccicata addosso l’etichetta di oggetto misterioso.
Il Bologna, la scorsa estate, ha ingaggiato a parametro zero Marti Riverola, centrocampista 21enne dai piedi finissimi, arrivato niente meno che dalla cantera del Barcellona, dove ha trascorso ben 15 anni della sua vita. In campo non lo si è ancora visto, eppure la curiosità è grande attorno a questo potenziale campioncino, dal fisico minuto ma dalle qualità, in teoria, da primo della classe.
Alexis Rolin è un difensore centrale roccioso, con due piedi discreti, che il Catania ha strappato a parecchie concorrenti, andando ad infoltire ulteriormente la colonia sudamericana. Trattasi di un classe ’89, cui in molti hanno pronosticato un futuro radioso. Ad oggi non ha trovato spazio nel Catania di Maran che, giustamente anche, ha preferito l’esperienza di Spolli, Legrottaglie e Bellusci.
Altro difensore centrale di cui sappiamo ben poco è Pavol Farkas, prelevato dal Chievo a parametro zero dal Vaslui (squadra da cui è arrivato anche Paul Papp, pari ruolo). E’ un vero e proprio gigante, dall’alto del suo 1,92 di altezza per 83 kg, ma proprio questa è una caratteristica che gli si ritorce contro, quando è il momento di affrontare difensori agili. Zero presenze
fino ad ora.
La Fiorentina ha puntato su parecchi nomi nuovi, e quasi tutti stanno avendo, chi più chi meno, possibilità di mettere in mostra le proprie doti. Tutti tranne uno, Ahmed Hegazy, difensore egiziano paragonato, impropriamente, ad Alessandro Nesta. Hegazy è un difensore completo, anche abbastanza rapido nei movimenti nonostante l’immensa mole. Bravo nel difendere, non
demerita affatto quando è ora di impostare il gioco. L’attento e bravo Montella saprà lanciarlo nella mischia al momento opportuno.
Quanto ad oggetti misteriosi, la copertina spetterebbe a Nicklas Bendtner. Sia chiaro, non è uno sconosciuto, ne’ l’ultimo arrivato, ma a maggior ragione ci si continua a chiedere perchè la Juventus abbia deciso di prenderlo, sia pure in prestito. Tifosi ed addetti ai lavori sono ansiosi di vedere all’opera questo colosso danese, da sempre sospeso a metà tra l’essere un gran centravanti e l’essere un buon mestierante e nulla più. Riuscirà Conte a dargli la giusta fiducia? Se saprà meritarsela, siamo certi di sì.
E cosa dire di M’Baye Niang, arrivato al Milan, appena 17enne, dal Caen, con l’etichetta di nuovo Balotelli, finora giustificata unicamente per le imprese extracalcistiche. Eppure, se i rossoneri l’hanno voluto a tutti i costi, dovrà pur esserci un motivo. Evidentemente Allegri, che finora gli ha concesso solo una manciata di minuti, non lo reputa ancora pronto per far parte stabilmente della prima squadra. Ci sta, vista la giovanissima età.
Paulo Dybala è giunto a Palermo con la nomea di erede di un certo Sergio Aguero. Niente male per un 18enne, pagato tra l’altro da Zamparini qualcosa come 12 milioni di euro. E sì che finora, la sua carriera da professionista si è limitata ad un campionato di Serie B argentina, ma su di lui le aspettative sono grandissime. Il recente grave infortunio occorso ad Hernandez potrebbe metterlo in rampa di lancio. Le qualità ci sono, e pure importanti.
Gli infortuni hanno invece sin qui ostacolato Dodo, terzino sinistro della Roma, ventenne, giunto dal Brasile con più di qualche riserva. Lo scorso novembre il ragazzo ha infatti subito la rottura del legamenteo crociato in una partita con il suo ex club, il Corinthians, e da allora non si è più ripreso. Si aspettano notizie.
E notizie si aspettano anche dal portiere uruguagio voluto fortemente da Zeman, Goicoechea, 24enne arrivato dal Danubio. Fino all’interesse della società capitolina, oltre i confini patrii era poco e nulla conosciuto. Adesso è arrivata l’improvvisa fama cui si aspetta facciano seguito delle presenze che la giustifichino. Goicoechea è il classico portiere dai piedi buoni. Di quelli, insomma, che piacciono al boemo. L’impressione è che, prima o poi, Stekelenburg sarà costretto a cedergli il passo.
Il Siena, rivelazione di queste prima giornate, ha portato parecchie facce nuove in Italia. Tra di esse, Matias Campos Toro, esterno mancino sgusciante, di proprietà dell’Udinese, pur senza aver mai vestito la maglia dei friulani. Volendo trovare un paragone con un altro calciatore della Serie A, ci viene da pensare al catanese Gomez, molto simile per caratteristiche tecniche a Campos Toro. Il quale, tra l’altro, ha già esordito nella massima nazionale cilena. Cosmi al momento non lo vede, considerando forse il suo tipo di gioco inadatto ad una realtà come il Siena che lotta per non retrocedere.
Nel Torino non si è vista traccia fino ad oggi di Marko Bakic, centrocampista montenegrino acquistato in comproprietà insieme alla Fiorentina. Nella squadra granata è chiuso da Brighi e Gazzi. Peccato perchpè questo 19enne è dotato di piedi finissimi, oltre che di una spiccata personalità.
Altro desaparecidos granata è Pablo Caceres, lateralee mancino uruguagio 27enne, che il campo lo sta vedendo con il classico binocolo. La sua specialità sono i cross, che ama esibire partendo spesso dal fondo. Ventura però, proprio non lo considera e, probabilmente a Gennaio, Caceres emigrerà presso altri lidi.
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