Roma, la situazione rischia di degenerare

La situazione in casa Roma rischia di degenerare. La vittoria ottenuta ieri ai danni di un’Atalanta che ha più volte impensierito i giallorossi, non ha nascosto le crepe sul piano del gioco, a tratti lacunoso e controproducente.

Crepe che stanno interessando, peraltro, anche lo spogliatoio, in maniera pericolosa. Le esclusioni di Burdisso, De Rossi ed Osvaldo, nel match di ieri, hanno fatto rumore. Ma, ancora più rumore, hanno fatto le dichirazioni su di loro dell’allenatore Zeman.

Il boemo non ha fatto giri di parole e, come si legge su Tuttosport, ha chiaramente accusato il centrocampista e l’attaccante di scarso impegno: “Dei nomi non mi importa niente, e neppure delle gerarchie. Faccio giocare chi è più in forma e chi, settimana dopo settimana, mi dimostra di voler dare il massimo in allenamento. Loro due non l’hanno fatto, per questo li ho esclusi. Se la prossima volta mi daranno modo di ripensarci, saranno loro a giocare. Di chi pensa a se stesso invece che alla squadra non me ne faccio nulla“.

Frasi pesanti, che non hanno lasciato indifferenti i due diretti interessati, usciti dall’Olimpico con la faccia dei giorni peggiori. Parole di elogio, invece, per Burdisso, del quale il tecnico giallorosso ha detto: “Ne vorrei venti con la sua mentalità“.

Ma tornando a De Rossi ed Osvaldo, parliamo di due pezzi pregiati che in estate sono stati trattenuti nonostante le numerose offerte, a tratti indecenti (vedi Manchester City per il primo e Rubin Kazan per il secondo). Se le cose non dovessero cambiare, in gennaio gli scenari rischiano di cambiare in maniera drastica anche perchè, per entrambi, gli estimatori non mancano di certo.