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Editoriale – Inter batte Milan 5-3. Ma solo sulla carta
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12 anni agoon
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Redazione1, X o 2? Analizzando lo stato di forma e il rendimento avuto fino a oggi dai 22 giocatori che presumibilmente scenderanno in campo a San Siro, ecco come finirà il derby di Milano. E che sia una previsione basata sulla realtà o un semplice azzardo, gioca con noi e fai anche tu il tuo pronostico!
ABBIATI-HANDANOVIC 1 sfida all’ultima parata tra due portieri di sicuro affidamento, chiamati spesso a mettere una toppa ai buchi delle proprie difese. L’Abbiati visto a San Pietroburgo sembra farsi preferire rispetto allo sloveno dell’Inter, fosse solo che questi è in ritardo di preparazione, complice l’infortunio di inizio stagione.
DE SCIGLIO-RANOCCHIA 2 il giovane terzino rossonero cresce in fretta, dimostrandosi sempre più affidabile con il passare delle partite. l centrale nerazzurro, però, parte avvantaggiato dall’aver ritrovato la convinzione del passato: merito della fiducia di Stramaccioni e di una condizione fisica che finalmente supporta le sue giocate, che restano di classe assoluta
ANTONINI NAGATOMO 2 privo di reali alternative, il terzino milanista gioca molto ma non sempre con costrutto. Ad Antonini manca soprattutto quella continuità che è il marchio di fabbrica del giapponese dell’Inter, che al contrario risponde sempre presente quando viene chiamato in causa. Testa bassa, pronto a macinare chilometri sulla fascia sinistra, Nagatomo si è tolto anche la soddisfazione di segnare un gol in Europa League, quello del definitivo 2-2 contro il Rubin Kazan. Antonini può solo crescere, Nagatomo già lo ha fatto.
ZAPATA JUAN JESUS 2 l’ex difensore di Udinese e Villareal appare ancora spaesato, caricato della grande responsabilità di sostituire un giocatore del calibro di Thiago Silva. Il brasiliano dell’Inter, invece, sembra essersi trovato a proprio agio nel ruolo che gli ha ritagliato Stramaccioni, complice anche una forma fisica già al top per via delle Olimpiadi disputate con la maglia della Seleçao.
BONERA SAMUEL 1 ecco due esempi di longevità, due giocatori che garantiscono al reparto difensivo della propria squadra esperienza e concretezza. Entrambi costretti ad avere a che fare con la malasorte e con lunghi e fastidiosi infortuni, al momento rappresentano la certezza alla quale Allegri e Stramaccioni si affidano per puntellare la propria difesa. A questo punto la differenza la fa la forma fisica dei due, che vede il bresciano in vantaggio
DE JONG ZANETTI 2 non ce ne voglia l’olandese del Milan, alle prese con una realtà nuova che necessita di un doveroso periodo di ambientamento. Il fatto è che Zanetti sembra più giovane con il passare del tempo, anche se il nuovo modulo sperimentato da Stramaccioni lo costringe agli straordinari. Affrontati ovviamente con la consueta dedizione e l’entusiasmo di un ragazzino di 39 anni.
AMBROSINI CAMBIASSO X nonostante una forma che stenta ancora a decollare, con un altro mediano al suo fianco il capitano rossonero è tornato quella diga fondamentale di fronte alla propria difesa. Di Cambiasso si sa tutto, compreso il fatto che l’argentino non smette mai di sacrificarsi per la causa. Proprio come il suo dirimpettaio, con il quale la sfida sostanzialmente non può che finire in parità
NOCERINO GUARIN X il centrocampista azzurro resta ancora un lontano parente del giocatore tuttofare e goleador visto all’opera nella scorsa stagione. Anche il colombiano dell’Inter, però, è ancora troppo discontinuo, alternando prestazioni egregie (come quella in Europa League a Baku, nella quale ha messo lo zampino su tutte e tre le reti dei nerazzurri) ad altre assolutamente anonime, come contro il Siena o a Verona.
EMANUELSON GARGANO 1 quando sente di poter contare finalmente sulla fiducia del suo allenatore, l’olandese difficilmente non lascia il segno. È accaduto anche a San Pietroburgo, dove il primo gol del Milan ha portato il suo nome. Diverso, invece, il caso di Gargano, che continua a far fatica a carburare, complice anche quel turnover che riguarda necessariamente il reparto mediano dei nerazzurri. Un turnover che l’uruguaiano ha già sperimentato a Napoli e che sperava di essersi messo alle spalle.
PAZZINI MILITO 2 Catapultato nella formazione rossonera con l’etichetta di salvatore della patria, l’attaccante toscano incrocia le armi con quello che all’Inter sarebbe stato il motivo principale delle sue esclusioni. Pazzini ha detto no all’ipotesi di scaldare la panchina nerazzurra e ora è uno dei fulcri dell’attacco milanista, al quale ha regalato le tre perle di Bologna, ma poco altro. Quando dici derby, invece, dici molto spesso Milito, che si scopre più micidiale del solito quando vede la maglia rossonera di fronte ai suoi occhi.
EL SHAARAWY CASSANO X sono i personaggi del momento, i giocatori dai quali dipendono i destini di rossoneri e nerazzurri. Di una spanna migliori rispetto a tutti gli altri compagni, i due attaccanti, molto diversi per modo di porsi, saranno il vero ago della bilancia del derby della Madonnina. Difficile dare una preferenza tra i due, più facile sedersi su una poltrona (o su una delle poltroncine di San Siro) e gustarsi lo spettacolo. Comunque vada, sarà di alto livello
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