Moggi “giobbato” da Chiambretti, finto Moratti chiede scusa per calciopoli

Povero Luciano Moggi. Cazziato, mazziato, e adesso anche vittima degli scherzi radiofonici. Ma questo è divertente, e viene dal genio di Piero Chiambretti, che per l’occasione si è avvalso della preziosa collaborazione dell’imitatore Gianfranco Butinar. Nella nota trasmissione “Chiambretti ore 10” su Radio 2, il comico aostano si è messo in contatto con l’ex dirigente juventino, e fin qui nulla di strano. Ovviamente si è parlato di calciopoli, Moggi ha proclamato la sua innocenza e via andare. Tutto normale.

Fino a quando il conduttore annuncia l’ingresso in scena, sempre via telefono in diretta dall’Inghilterra, di Massimo Moratti, apparentemente a Manchester per aver fatto visita a Mancini. Tutto parte per il meglio, con il Presidente dell’Inter che si lancia in ammissioni di colpe e sembra voler addirittura seppellire l’ascia di guerra. Moggi non si accorge di nulla e ci casca in pieno: “Massimo – scusa se ti chiam così come facevamo in passato -, io non ce l’ho con te ma con chi ti ha indirizzato male. Io però mi sono sobbarcato un processo senza aver fatto nulla”. E avanza una richiesta di risarcimento plurimilionaria.

Il finto Moratti sta allo scherzo: “Magari chiediamo uno sconticino”, e poi aggiunge: “Io posso anche chiedere scusa, ma gli errori li abbiamo commessi tutti e 2. La radio non mi sembra il luogo più adatto per parlarne”, e la linea cade misteriosamente per la gioia di Lucianone. Non sarà sembrato vero a Moggi di sentire queste parole uscire dalla bocca di Moratti. Infatti è così Luciano, il numero 1 nerazzurro non la pensa proprio così.