Pagelle Juventus
Editoriale Milan Vittoria scaccia crisi?
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12 anni agoon
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RedazioneL’Europa sorride al Milan e ridà finalmente morale e fiducia ad un ambiente fin qui depresso.
E’ presto per dire se questa tappa vincente in terra russa potrà servire da spartiacque nella stagione rossonera, di sicuro servirà a crescere l’autostima nei giocatori in vista del derby di domenica.
Vittoria pesantissima ai fini della classifica del girone, perchè ottenuta in casa dell’avversaria più ostica, almeno sulla carta.
Sia il Milan che lo Zenit venivano da un inizio di stagione poco felice nei rispettivi Campionati e da un risultato molto deludente ottenuto nella 1° giornata.
I rossoneri hanno impattato 0-0 nellincontro casalingo con lAnderlecht, mentre i russi sono reduci dalla sonora battuta darresto subita a Malaga (0-3).
La dispendiosa campagna acquisti realizzata dalla squadra di Spalletti non ha dato finora i frutti sperati, nonostante gli arrivi last-minute di Hulk e Witsel, appositamente tesserati a fine mercato per puntare fortemente anche alla massima competizione europea.
Non illudiamoci però che i problemi del Milan si siano risolti a San Pietroburgo, tutt’altro.
In difesa bene Bonera e Abbiati (a parte il secondo gol), miracoloso in almeno due interventi, soprattutto nel calamitare a sé la punizione bomba di Hulk.
Il reparto denota tuttavia una costante ed inspiegabile ansia su tutti i calci d’angolo, da uno dei quali nasce il gol del momentaneo pareggio di inizio ripresa da parte dei russi.
Il centrocampo continua a latitare di un vero leader: né Montolivo né tantomeno De Jong hanno per ora dimostrato di poter diventare dei trascinatori.
Boateng avrebbe la stoffa per ergersi a questo ruolo, ma ha il vizio di cercare sempre il numero ad effetto, mentre a nostro giudizio dovrebbe imparare ad essere più concreto ed efficace in fase realizzativa.
Una nota a proprio merito la attribuiamo ad Emanuelson: bravo e fortunato in occasione del tiro vincente sul primo gol. Che la squadra abbia finalmente trovato a chi affidare le punizioni dal limite? Dalla partenza di Ibra il ruolo sembrava scoperto.
E’ piaciuto anche Bojan: corsa e dinamismo per tutto il tempo in cui è rimasto in campo. Il suo unico difetto è quello di vedere poco i compagni quando ha il possesso palla. Se imparasse ad essere più altruista, farebbe quel salto di qualità che i tifosi milanisti si augurano.
La palma del migliore, anche oggi, va attribuita ad El Shaarawy. Bellissima l’incursione conclusasi con il gol che ha portato i rossoneri sul 2-0. Ma tutto l’incontro lo ha visto protagonista: indietreggia a centrocampo a costruirsi l’azione, ritorna quasi sulla linea dei difensori per aiutare i compagni, sempre attivo nella manovra d’attacco.
Sta acquisendo sempre più fiducia in sé e considerazione da parte della squadra, che lo cerca costantemente. Sta diventando sempre più il punto di riferimento e l’anima di questo Milan.
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