Amarcord
Franceschini: “Samp, occhio al contropiede del Chievo”
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12 anni agoon
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RedazionePer analizzare al meglio la sfida di sabato pomeriggio in programma al “Bentegodi”, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il doppio ex Daniele Franceschini:
Ti aspettavi un inizio di campionato così scoppiettante per la Sampdoria appena ritornata nella massima serie? Un inizio così positivo non mi ha stupito, ma sinceramente non me laspettavo, mi ha colpito la personalità della squadra, è stata una sorpresa positiva. Ho seguito dal vivo allOlimpico la partita contro la Roma, mi piace il fatto che Ferrara sia già riuscito a dare la sua impronta alla squadra che si aiuta in campo, è la cosa più importante, dopo di che è giusto sottolineare la presenza di giocatori di qualità nellorganico, come ad esempio Eder che può farti fare la differenza in qualsiasi momento. Contro il Napoli la Samp non meritava di perdere, la squadra sta disputando il campionato alla grande, non va dimenticato che lanno scorso era in serie B e si tratta pur sempre di una neopromossa. Questo sarà un anno di transizione, poi, come meritano i tifosi e la società, la Sampdoria potrà tornare nellelite.
Nellattuale organico blucerchiato non ci sono dubbi sul fatto che numerosi giovani, cresciuti nel settore giovanile doriano, si stiano rendendo protagonisti di grandi prestazioni. Durante la tua esperienza alla Sampdoria hai avuto modo di conoscerli, potendo scegliere su chi punteresti? Sicuramente quando ero ancora alla Samp ne ho conosciuti diversi, mi impressionarono Obiang e Soriano, il primo per fisicità e geometrie, il secondo per qualità tecniche, possono ancora migliorare, ma hanno i mezzi per fare grandi cose nei prossimi anni. Krsticic è un altro giovane interessante, sta facendo molto bene, Rossini ha fisicità e buon piede, si sta disimpegnando benissimo. Poli non deve dimostrare nulla, ha già dimostrato il proprio valore, ma non deve fermarsi mai, deve ancora crescere, è ancora giovane.
Se la Samp sorride per gli ottimi risultati finora ottenuti, mentre la compagine clivense è reduce da una lunga serie di sconfitte. Che partita ti aspetti sabato al Bentegodi? Giocare contro il Chievo è sempre difficile, ho giocato lì tanti anni, conosco bene la loro mentalità verso il sacrificio, la disponibilità ad aiutarsi sempre seguendo il motto uno per tutti, tutti per uno, squadra, tecnico, società, tutti lavorano in un blocco unico mentre in altre piazze dopo alcune sconfitte potrebbe scoppiare un putiferio. Bisogna stare attenti, visti gli ultimi risultati sicuramente il Chievo ha diversi problemi, in estate lorganico forse non è stato migliorato come invece hanno fatto le dirette concorrenti. La Samp di queste partite ha tutto quello che serve per fare bene anche sabato, ha lo spirito da squadra e laggressività, non deve farsi sorprendere dalle ripartenze, attenzione ai contropiedi del Chievo, unarte della quale i gialloblu sono maestri.
I ricordi della tua positiva esperienza in blucerchiato, nella quale ti sei potuto togliere grandi soddisfazioni. La Samp ha rappresentato il punto più alto della mia carriera dopo tanti anni di Chievo, quella blucerchiata è una piazza straordinaria, è stato un motivo dorgoglio poter indossare quella maglia, giocare in quello stadio dove tutti vorrebbero giocare, poi i tifosi sono splendidi. I migliori ricordi sono il primo derby vinto e la conquista prima dellEuropa League, poi della Champions League, in quei quattro anni di partite da ricordare ce ne sono tante. Il rammarico è aver perso la finale di Coppa Italia a Roma contro la Lazio, fossimo riusciti a vincerla avrebbe per noi significato entrare nella storia della Sampdoria.
Come hai vissuto da ex giocatore l’ultimo biennio blucerchiato caratterizzato da un’incredibile alternanza di gioie e dolori? “Da tifoso e avendo smesso di giocare da poco tempo, mi sento ancora legatissimo alla Sampdoria. L’ho lasciata quando erano stati raggiunti i preliminari di Champions, poi la squadra non è riuscita a raggiungere per un soffio la fase a gironi, da quel momento è successo l’impensabile. La Samp si è ritrovata a lottare per obiettivi ai quali non era abituata, si sono registrate situazioni strane all’interno, poi il campionato è equilibrato, mettici anche un po’ di sfortuna e la società si è ritrovata incredibilmente in serie B. L’anno successivo ha raggiunto il traguardo più importante, riuscendo a tornare subito in serie A dopo tante vicissitudini, evitando di correre il rischio di restare a lungo nel limbo“.
Hai contribuito a fare la storia del Chievo. Quali sono i ricordi della tua lunga esperienza in gialloblu? Anche giocare nel Chievo è stato per me un grande orgoglio, tranne forse unannata nella quale ci siamo salvati allultima giornata, siamo sempre stati tra le 10 in classifica, abbiamo raggiunto una volta i preliminari di Champions, due volte lEuropa League. Anche dellesperienza in gialloblu ho ricordi fantastici, forse il più bello è stato il goal realizzato contro la Juventus in una partita giocata in casa e terminata 1-1, fino a quella gara il Chievo non aveva mai raccolto punti contro i bianconeri.
Molti tuoi ex colleghi hanno intrapreso la carriera da tecnico o sono comunque rimasti nel mondo del calcio. E quello il tuo obiettivo? Sono contento che tu mi abbia posto questa domanda. Qualche volta sono apparso in tv, ma non è la mia aspirazione. Ho fatto il corso di seconda a Coverciano, lunedì prossimo inizierò il master assieme a Stramaccioni, De Rossi lallenatore della Primavera della Roma. In questo momento sto allenando la formazione giovanile di una società dilettantistica a Roma, la mia aspirazione da grande è fare lallenatore.
Un pronostico per sabato pomeriggio? Propenso per un pareggio, per la Sampdoria sarebbe importante riprendere a fare punti dopo la sconfitta subita contro il Napoli.
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