Amarcord
Roma, Sabatini: “Via chi non crede nel progetto”
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12 anni agoon
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RedazioneFaccia a faccia. A dispetto delle voci (Baldini al Tottenham, Fenucci al Milan, Sabatini senza rinnovo a fine stagione), la dirigenza infatti si è ricompattata e dinanzi a Zeman e a tutto lo staff tecnico ha affrontato i calciatori a muso duro. “Non c’è neppure bisogno di dire che l’allenatore resta ha detto Baldini Dovete rispettare di più le regole, mettere più attenzione e più intensità negli allenamenti. Pensate a fare i calciatori, meno chiacchiere e più lavoro. State tranquilli, noi non smobilitiamo. Per noi siete una grande squadra, siete in grado di vincere, anche se nessuno vi chiede di farlo subito“. Ancor più spietato è stato Sabatini. “Adesso basta ha ringhiato . L’anno scorso siamo stati indulgenti, ora non più. Siete tutti bravi giocatori, adesso dovete essere una squadra. Chi non ci sta si chiami fuori subito: verrà accantonato oppure ceduto“. Nessuno dei calciatori ha risposto alle sollecitazioni dirigenziali, ma radio spogliatoio sussurra che al termine pochi siano rimasti scossi.
La lezione di Zeman. Usciti i dirigenti, è stata la volta di Zeman. Il boemo, però, in realtà si è soffermato solo sugli aspetti tattici, dicendo poi al gruppo: “Il mio calcio è semplice, applicatelo e abbiate fiducia nelle mie idee“. E così, forte della rinnovata fiducia dirigenziale che oggi verrà di nuovo esplicitata in una conferenza del d.g. Baldini l’allenatore ha di nuovo rispolverato il lavoro sui gradoni, a dispetto dei mugugni dei calciatori sulla pesantezza dei carichi. Il messaggio finale è chiaro: tutto è come prima, non è successo nulla di irreparabile, abbiate fede. Più che Trigoria, infatti, a molti è parso di essere in Vaticano.
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