Editoriale – Cara Juve, in Champions è più dura

Ci ha pensato lo Shakhtar, del vecchio marpione Lucescu, a ridimensionare la Vecchia Signora. Per più di un tempo, la squadra ucraina ha ribadito un concetto che, in tanti, avevano dimenticato, ovvero che, in Champions League, c’è da soffrire per noi italiani, ormai non più portatori di talento… La Juventus, dominante nel nostro campionato, ha dovuto abbassare le orecchie e giocare una gara in salita per strappare almeno un punto agli ucraini.

Quello che, nelle gare di campionato, riesce con facilità, in Europa diventa molto complicato. L’ha capito immediatamente Carrera che, probabilmente sotto consiglio di Conte, ha sfruttato il prima possibile i tre cambi, così da dare un po’ di fiato ad una squadra che, con più impegni settimanali, denota qualche problema di tenuta fisica.

Ma, il vero nodo, sta nella qualità. Gli avversari in Serie A sono di media/bassa qualità, in Champions è come affrontare sempre un’altra Juventus, a volte ancor più determinata ed aggressiva. Riuscire a passare il girone sarà già un risultato eccezionale, anche per la Juventus che domina in Italia…

In Champions le squadre italiane non sono più da “prima fascia”, forse neanche più da seconda…