Pagelle Juventus
Editoriale – Berlusconi, dopo Ibra e Thiago chi ti crede?
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12 anni agoon
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RedazionePotremmo definirlo un Milan che cade a rotoli. Io, parere personale, non riconosco più questo Milan; quello che mi ricordo, è un Milan dove tutto funzionava alla perfezione, mai una parola di troppo, pochi diverbi e tutti a rigare dritto. Sembrerà una sciocchezza ma anche quel famoso Milanlab sta perdendo colpi. Una volta era definito il centro più all’avanguardia, tutti te lo invidiavano e adesso? Adesso qualcosa non quadra, troppi infortuni a livello muscolare che, già l’anno scorso sono costati il campionato. Ma questo è solo l’inizio di una serie di tanti problemi. Già a Gennaio lo stop del Presidente Berlusconi per quell’affare che ancora adesso è nella testa di tutti i milanisti: Carlos Tevez. Galliani aveva già praticamente chiuso, ma da Milano arrivò un no: “Ci teniamo Pato, non lo vendiamo più”. Subito poteva sembrare un’affare, ma visti i numerosi problemi fisici del “Papero” si è poi rivelato un’errore. Errore si, una parola che è stato il light-motive del mercato rossonero pochi mesi dopo.
Il Psg bussava in Via Turati chiedendo il difensore più forte del mondo, offrendo cifre folli ma, Berlusconi tramite un comunicato stampa ci tiene a precisare: “Per amore del Milan non lo vendo”. Ed è proprio qua che incomincia la farsa milanista. Qulache settimana dopo Leonardo ci riprova e non solo si porta a Parigi il brasiliano, ma colui che il Milan negli ultimi anni l’ha salvato, l’ha tirato fuori dai pericoli: Zlatan Ibrahimovic. Galliani e il presidente devono inventarsi qualche scusa e dire ai milioni di tifosi che conveniva tutto ciò. Nel mentre ritornano di moda i nomi di Tevez, Dzeko e per la difesa Ogbonna. A fine agosto a Milano arrivano giocatori di medio-basso livello. Al posto di Ibra arriva Pazzini, al posto di Thiago, Zapata.
Vista una campagna acquisti disastrosa, l’inizio di campionato non poteva essere dei migliori e infatti il Milan stenta e non riesce ad ingranare. Dopo le prime uscite e altrettante sconfitte Berlusconi, si dice, fosse infuriato con Allegri e volesse esonerarlo, ma Galliani non ne voleva sapere. Subito dopo, il diverbio, il litigio con Filippo Inzaghi, fatto sembrare una sciocchezza con una conferenza stampa di chiarimento. E adesso? E adesso l’ultima “bomba” a Milanello. Indiscrezione dicono che il Presidente ha in mente una rivoluzione: sogna Guardiola ed è pronto a silurare niente meno che Adriano Galliani, l’artefice di tante vittorie, sostituendolo con Fenucci o Biesuz che ha detta di molti, è un grande tifoso rossonero.
Le voci si moltiplicano e si fanno più insistenti fino a qualche ora fà quando, Berlusconi spiega in una nota: “Si tratta di voci, chiamiamole così, destituite di ogni fondamento. Colgo anzi l’occasione per ribadire la mia totale fiducia in Adriano Galliani, uno dei massimi manager calcistici a livello mondiale a cui mi lega un’amicizia trentennale e un’incondizionata stima professionale”.
Silvio, dopo tutte quello che è successo quest’estate come può il dottor Galliani e come possono i milioni di tifosi rosseneri crederti? Anche Thiago Silva doveva rimanere, anche Ibra era stato rassicurato di non essere ceduto ma tutti sappiamo come stanno i fatti. Il Milan che stravinceva in Europa, che l’ha reso grande non c’è più. I vari Gullit, Van Basten, Shevchenko, Savicevic, Baresi, Maldini, non ci sono più ma di tutti questi ne è rimasto uno che ha tenuto il Milan a galla: si chiama Galliani e presidente, se lo tenga stretto…
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