Amarcord
Destra o sinistra non fa differenza: il Milan ha trovato il suo jolly
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12 anni agoon
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RedazioneEra partito ad inizio stagione in sordina, con l’intento di fare bene e di mettersi in mostra quando Massimiliano Allegri gli avrebbe concesso la possibilità di farlo. Ma per Mattia De Sciglio si è trasformato in un vero è proprio inizio di stagione da incorniciare, non tanto per le prestazioni e i risultati dalle squadra (quelli stentano ancora ad arrivare e probabilmente sarà tutta un’annata complicata), ma per il suo personale rendimento. Il giovane terzino è sempre più al centro del progetto rossonero e in un modo o nell’altro viene quasi sempre schierato da Allegri. Su sette gare ufficiali giocate fino ad oggi De Sciglio ha preso parte a 5 match, compreso uno di Champions all’esordio contro l’Anderlecht. Quattro gare di serie A per un totale di 360 minuti giocati e 90 minuti contro i belgi. E’ mancato contro l’Atalanta e l’Udinese dove il Milan ha perso entrambe le sfide, mentre ha preso parte ai match in cui i rossoneri hanno portato punti a casa, eccezion fatta per la gara d’esordio contro la Samp. I numeri sono tutti dalla sua parte, anche la media voto delle sue prestazioni supera di gran lunga la sufficienza, ma ciò che rende Mattia De Sciglio un giocatore importante in questo Milan è sicuramente la duttilità.
Il fatto che possa agire sia sulla corsia di sinistra che quella di destra consente a Massimiliano Allegri di poterlo adoperare con molta più frequenza, dando respiro così sia a Luca Antonini che Ignazio Abate. Infatti si è creata ormai una staffetta a tre con De Sciglio che funge da jolly e dà il cambio ai due esterni sia in campionato che in coppa. Gli impegni ravvicinati non permettono un completo recupero delle forze e avere un giocatore che possa dare sicurezza in entrambe le fasce è un motivo di grande vanto per il Milan, che almeno sui due giovani più promettenti della rosa, El Shaarawy e lo stesso De Sciglio, sta ottenendo delle risposte importantissime per il futuro. Uno si sta facendo largo a suon di gol l’altro mostrando la sicurezza di un veterano, anche se alla fine si tratta di due ventenni che amano la maglia rossonera e vorrebbero passare l’intera carriera a lottare sempre per gli stessi colori
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