Pagelle Juventus
Editoriale – Che cosa c’è di zemaniano in questa Roma?
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12 anni agoon
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RedazioneSe la partita di Torino doveva servire per misurare la maturità della Roma, oltre che le sue ambizioni, i giallorossi escono dallo Juventus Stadium con le ossa rotte. Quei campanelli d’allarme già suonati contro Bologna e Sampdoria, in pratica nelle ultime due uscite dei capitolini (a Cagliari non si è giocato) ora sono vere e proprie sirene. E chissà quanto ci vorrà per farle tacere.
Ad affondare i colpi contro una Roma più molle che mai sono bastati 19′ giocati con il coltello tra i denti dai giocatori della Juventus, che hanno messo a nudo tutti i difetti di un sistema di gioco, quello targato Zdenek Zeman, al momento è bel lungi dal portare frutti. Anzi, al di là delle amnesie generali, il problema più grosso della Roma di questo periodo è soprattutto una questione di identità, con una squadra che non è né carne né pesce.
Non è zemaniana nel modo di attaccare le difese avversarie (verticalizzazioni, queste sconosciute..), nel fare pressing quando il pallone ce l’hanno gli avversari, con tempi e posizioni sempre sbagliati (chiedere a Pirlo, che con il pallone tra i piedi ha fatto tutto quello che ha voluto) e neanche nel difendersi. I gol presi dagli avversari, infatti, non sono certo frutto di una scriteriata applicazione del fuorigioco, difetto comune alle squadre allenate dal tecnico boemo, ma piuttosto di una serie di disattenzioni individuali, frutto anche di un’evidente mancanza di coraggio e di personalità.
Per quanto riguarda la personalità, i giocatori che compongono la rosa della Roma sono giovani, si stanno facendo le ossa e con la dovuta esperienza riusciranno a entrare in campo più concentrati. La mancanza di coraggio dei giallorossi, invece, è più difficilmente spiegabile, proprio perché la gioventù – e quindi una certa spensieratezza che potrebbe e dovrebbe sfociare addirittura in sfacciataggine – dovrebbero far parte del DNA della formazione romanista.
Niente di tutto questo si è visto sul prato dello Juventus Stadium, un impianto che sembra fatto apposta per ingigantire i timori più reconditi degli avversari dei campioni d’Italia. Che da parte loro hanno fatto una partita magistrale, giocando con tempi e movimenti perfetti. Ma la Roma li ha facilitati, molto più di quanto fosse preventivabile.
I rimedi? Paradossalmente, servirebbe una squadra più zemaniana. Fermo restando che anche i dettami tecnici del boemo hanno bisogno di tempo per essere assimilati al meglio da giocatori che, Totti a parte, non hanno mai avuto a che fare con i suoi metodi di gioco. Serve più coraggio, ma anche più convinzione e uno stato di forma migliore. Oggi è difficile anche poter affermare che la Roma sia a metà strada tra il punto di partenza e il traguardo prefissato a inizio stagione. Un traguardo che, dopo la sfida contro la Juventus, sembra inesorabilmente ridimensionato.
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