Amarcord
Derby tra vulcani, il Napoli ne esce ridimensionato
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12 anni agoon
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RedazioneCome spesso è capitato in passato, proprio nel momento del salto di qualità, il Napoli si infrange su qualche scoglio, e questa volta, a fare realmente la parte del leone è stato il Catania di Maran, che per l’ennesima volta si è dimostrata squadra solida e difficile da sottomettere, soprattutto tra le mura amiche del “Massimino”. E sì che le condizioni per trovare i 3 punti c’erano tutte per i partenopei. Invece niente, nisba. Peccato, ora la vetta è lontana due punti ed affrontare la Lazio in casa nel turno infrasettimanale al comando della classifica sarebbe stata un’altra cosa.
Nessun dramma, certo, ma sicuramente a Walter Mazzarri non sarà piaciuta la partita di ieri pomeriggio, giocata in superiorità numerica per più di 90 minuti grazie all’espulsione di Alvarez dopo appena due giri di lancette dall’inizio dell’incontro. Ma nè Hamsik, nè Cavani e nè Pandev erano in giornata. Così gli altri hanno provato a trascinare la baracca, ma finchè sono le bocche da fuoco a mancare sarà difficile centrare il bersaglio. Anzi, sul finire sono stati gli etnei a sfiorare i 3 punti con Gomez, fermato solamente da De Sanctis e dal palo.
Se i padroni di casa avessero vinto, non avremmo potuto parlare di furto, perchè resistere in 10 per tutta la partita e poi trovare il guizzo vittorioso avrebbe avuto più le sembianze di un’impresa, soprattutto di fronte ad una squadra ben attrezzata come il Napoli. Quindi meriti al Catania, ma anche tanti demeriti del Napoli, che ok in settimana è ha giocato in Europa League, ma le grandi squadre devono essere abituate a scendere in campo ogni 3 giorni, altrimenti il salto di qualità non arriverà mai.
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