Champions, Buffon ci crede: “Juventus subito dopo le grandi”

Alla vigilia della sfida di Champions contro il Chelsea, oltre al vice-Conte Massimo Carrera, per la Juventus ha parlato in conferenza stampa il capitano Gigi Buffon. “Rispetto alla sfida del 2009, – ha detto il portiere bianconero – con il nuovo staff tecnico abbiamo maggiori certezze e conoscenze riguardo il nostro gioco e le nostre potenzialità”.

“In passato, – ha aggiunto il numero 1 della Juve – forse ci basavamo molto sui singoli. Ricercavamo una buona organizzazione di gioco, poi ci mettevamo a disposizione di chi poteva risolverci i problemi in campo. Oggi forse siamo un po’ meno talentuosi, rispetto ai tanti campioni di allora ma facciamo nostro un credo di gioco”.

E’ lecito dunque, attendersi che i bianconeri facciano bene. “Questo può pagare in positivo. – ha sottolineato Buffon –  Siamo una squadra emergente, composta da giocatori giovani, che potrà quindi avere un grandissimo futuro. E’ vero che molti giocatori non hanno esperienza specifica di Champions (le eccezioni sono lui e Pirlo, che combinati, hanno più presenze in questa coppa del resto della squadra ndr), ma hanno maturato l’esperienza internazionale con le nazionali”.

Ma dove può arrivare la Juventus in Champions League? Buffon fa un’analisi realista. “Ci sono 3-4 squadre superiori a noi per qualità di organico ed esperienza. Poi ci possiamo inserire immediatamente dopo. Un sorteggio più o meno fortunato e le coincidenze incidono nell’andare o meno avanti. Ma se anche dovessimo uscire, prima o poi, vorremmo avere la consapevolezza di essere stati competitivi. Tornare in Champions dalla porta principale, dopo l’impresa epica dell’anno scorso, dopo aver vinto meritamente lo scudetto, significa rientrarci con voglia, consapevolezza e orgoglio”.

Per Buffon ci sarà l’opportunità di riprovare a vincere un trofeo che manca nella sua bacheca. “Per qualche elemento della squadra non ci saranno altre dieci possibilità di giocarla, questa coppa. – ha sostenuto il portiere bianconero – Quindi cercheremo di fare il meglio. Giocare contro il Chelsea significa che l’asticella delle difficoltà si alza, un elemento che può essere anche stimolante. Questa e le prossime partite ci diranno chi siamo e cosa possiamo osare”.

Secondo Buffon, proprio i Blues possono rappresentare un esempio da seguire per i torinesi. “Il Chelsea ha vinto nell’anno in cui sembrava in decadenza, rispetto a quando era la favorita. – ha evidenziato – Questo è il paradosso, ma anche il bello del calcio. Lo scorso anno il Chelsea non era la più forte, ma poi ha vinto meritatamente”.