Stramaccioni all’esame Sneijder, prime crepe in vista

“Uè Strama…Bene bene”, diceva Antonio Cassano lo scorso anno. Esatto, quando era ancora al Milan. Il barese lanciava già messaggi d’amore al tecnico romano, resi poi noti a tutti in un’intervista/imitazione cliccatissima sul web. Chi era stato a parlare bene di Andrea Stramaccioni a Cassano? Wesley Sneijder, il perno della squadra, il cervello offensivo, la mente, il genio, il ribelle. Ma ieri sera è andata in scena la prima puntata della difficile gestione dell’olandese, campione dal carattere difficile.

E come potrebbe non esserci Cassano di mezzo? Ma questa volta il barese ha poche colpe, se non quella di essere un giocatore eccezionale del quale Stramaccioni difficilmente riesce a fare a meno. Avanti per 1 a 0 sul Torino, l’allenatore opta per dare maggior peso all’attacco nerazzurro per tentare di chiudere la partita: esce Sneijder, entra Cassano. L’olandese non la prende per niente bene e si dirige verso gli spogliatoi senza nemmeno fermarsi a dare la mano al suo allenatore.

Quante volte è capitato, e quante volte capiterà, di vedere queste scene, a volte anche ridicole. Morale della favola? Sneijder, propositivo ma poco incisivo, sbraita con gli addetti al campo per farsi spalancare la strada che porta agli spogliatoi, ed intanto Cassano segna il 2 a 0 con cui l’Inter sbanca Torino. Ed ora inizia il bello per Strama. Dovrà prima di tutto confermare il buon momento dei nerazzurri in campionato ed in Europa League, e poi afforontare la patata bollente Sneijder. E’ tempo di esami.