Amarcord
Buffon: “Io via dalla Juventus? Solo se mi cacciano”
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12 anni agoon
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RedazioneAi microfoni di Sky Sport 24 si è concesso in esclusiva Gigi Buffon. Il portierone ha affrontato vari temi, a partire dal suo futuro, sul quale non sembra nutrire alcun dubbio: “Se non mi cacciano da qui, rimango alla Juventus. Presto ci sarà un incontro con la società per prolungare il contratto, ma non ci sarà alcun tipo di problema. Quando lascerò la Juventus credo che mai indosserò la maglia di un’altra squadra italiana, neppure quella del Genoa. Anche se nella vita mai dire mai“.
Buffon è consapevole del valore della squadra, ma non si sente lo scudetto in tasca: “Ok, siamo i favoriti, ma appena dietro di noi c’è un gruppo di squadre che può tranquillamente puntare al titolo. Mi riferisco a Milan, Inter, Roma, anche al Napoli, che dalla sua ha il vantaggio di giocare da qualche anno con lo stesso modulo di gioco, orchestrato dallo stesso allenatore“.
Gigi ammette quanto gli sia mancata la Champions negli ultimi anni: “Ero stufo di guardarla dalla televisione. Non vedo l’ora di riassaporare l’atmosfera delle grandi notti europee. Volendo guardare il lato positivo posso dire che questi due anni di lontananza dalla Champions, ci han fatto venire ancora più fame, per cui saremo maggiormente determinati. Il Chelsea è una grande squadra, l’anno scorso ha compiuto l’impresa di vincere la Coppa nonostante ci fossero rivali più forti“.
Il portiere della nazionale spende anche qualche pensiero su Conte e sull’amico Del Piero: “I grossi risultati Conte li ha conseguiti lo scorso anno, quando ci ha trasmesso quel carattere, quella convinzione, quella determinazione che ci erano mancati in passato. Quindi adesso, certi valori, ce li ritroviamo comunque addosso. Tuttavia la sua assenza si fa sentire eccome. Alex ha fatto una scelta di vita, andrà in Australia a frantumare record su record, ne son certo. Gli faccio un grosso in bocca al lupo“.
Prima di chiudere, ecco arrivare la benedizione per Kwadwo Asamoah: “Dei nuovi è quello che mi ha colpito di più. La sua capacità di adattarsi ad una realtà completamente diversa da quella vissuta ad Udine è stata disarmante. Ci darà un grosso aiuto”.
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