Amarcord
De Canio vecchio cuore rossoblu!
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12 anni agoon
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RedazioneIl Genoa di Gigi De Canio domenica è atteso da una sfida molto difficile quanto suggestiva contro i campioni d’Italia della Juventus. Nel frattempo l’allenatore di origini lucane ha trovato il tempo di svelare alla Gazzetta dello Sport i motivi del suo ritorno al Genoa dopo otto anni e il tipo di rapporto che ha con uno dei club più storici d’Italia.
“L’esperienza di otto anni fa non era finita in modo bellissimo (esonerato prima dell’inizio del campionato, n.d.r.). Dunque, avevo un po’ di amaro in bocca. E poi il Genoa mi è sempre piaciuto. E’ un bel posto dove fare il mio mestiere. Quando lasciai il Lecce, rinunciando a due anni di contratto, speravo in un’altra occasione importante”.
Nel giorno del compleanno numero 119 del Genoa, De Canio ha visitato il Museo della Fondazione e si è commosso.
“Ho pensato alla prima volta in cui venni qui. Vedevo gente di ogni età inneggiare al Grifone. Al Museo ho capito cosa voglia dire essere genoano”.
Ironia della sorte, nel 1979 De Canio debuttò in serie B al Ferraris contro il Genoa, con la maglia del suo Matera.
“Un segno del destino. Ero un ragazzo del sud, alla prima vera esperienza da professionista contro il club più antico d’Italia”.
Le cose quest’anno sembrano andare per il verso giusto. “C’è uno spogliatoio sereno stretto intorno al sottoscritto. Forse ha trovato in me un punto di riferimento. Sono sempre stato coerente: ho stabilito regole precise puntando su alcuni valori importanti. Siamo un gruppo che sta diventando squadra. Io ho sempre lavorato nell’interesse della mia società, non di me stesso”.
E per finire due parole sul match contro la Juventus. “I bianconeri sono ancora più squadra dall’anno scorso, quando qui dominarono la partita. Evito riferimenti al passato. Basiamoci sulle nostre forze. Mi spiace affrontare una gara simile dopo una settimana con tanti assenti per le nazionali. Idem per la Juve, ma per noi è un handicap in più”.
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