Il post-Hillsborough. Come un giudice cambiò il calcio inglese

Per fare luce sui fatti dell’Hillsborough fu istituita una commissione d’inchiesta presieduta da un giudice dell’Alta Corte inglese, Lord Peter Taylor of Gosforth. Era la nona volta nella storia del calcio britannico che veniva creato un organismo ad hoc per indagare sulle cause di un serio incidente occorso all’interno di uno stadio. Se i precedenti otto sortirono effetti limitati o a volte nulli, il rapporto Taylor avrà un impatto ben differente.

Il giudice redasse due relazioni, una ad interim datata agosto 1989 in cui analizzava le cause della tragedia di Sheffield e chiedeva di implementare immediatamente alcune misure come la rimozione delle barriere e la revisione di tutti i certificati di sicurezza, e una finale, resa pubblica nel gennaio del 1990 e divenuta poi il Taylor Report. Quest’ultimo documento è universalmente riconosciuto come uno dei punti di svolta del calcio inglese degli ultimi decenni. La sua straordinarietà sta nell’aver espresso tutta una serie di raccomandazioni corrette e puntuali sulla sicurezza negli stadi e sulla relativa gestione dell’ordine pubblico.

Taylor asserì che tutti gli impianti delle prime due divisioni dovevano avere solo posti a sedere, e che nel resto del panorama del calcio inglese c’era l’assoluta necessità di introdurre delle norme di sicurezza molto stringenti per le porzioni di stadio dove fossero rimasti ancora posti in piedi. Stigmatizzò le condizioni indecenti degli impianti. La loro atmosfera dimessa, la presenza di servizi igienici inadeguati, di tribune vetuste, di recinzioni che nei casi come quello di Sheffield si erano trasformate in trappole mortali e di punti di ristoro di pessima qualità furono tutti segnalati come fattori che contribuivano a creare un clima di violenza. Ma il cahier de doleances di Taylor non si fermava qui. Forti critiche furono espresse nei confronti dei club, della Football Association e della Lega, oltre che della polizia e dei tifosi.

Di questi ultimi si riconosceva che la maggioranza era composta da individui pacifici, tuttavia si spingeva affinché lo Stato si sbarazzasse della minoranza di violenti, colpevole di risse, lancio di oggetti in campo e abusi a sfondo razziale – elementi che nel rapporto furono censurati senza mezzi termini. Per migliorare la situazione Taylor invocò una maggior sinergia tra i supporter e le società calcistiche e un comportamento diverso da parte delle forze dell’ordine, che dovevano cambiare atteggiamento nei confronti dei tifosi, usando l’arma del dialogo e della collaborazione – dove possibile – invece che quella della repressione.

Allo Stato il giudice chiese di contribuire al finanziamento della ristrutturazione dei vecchi impianti – o costruzione di nuovi – intimando però di ritirare l’identity card scheme, che prevedeva che tutti i tifosi potessero avere accesso agli impianti solo previo controllo delle loro generalità, una misura ritenuta inutile.

Buona parte di questi suggerimenti fu accolta tanto che nello stesso 1989 si creò un fondo pubblico di 200 milioni in quattro anni con cui andare a sostenere economicamente il restyling degli stadi (si poteva percepire un massimo di 2 milioni per ogni tribuna rimodernata o rifatta da capo), s’istituirono la Football Licensing Authority, con poteri di controllo sugli enti locali che autorizzavano l’agibilità di un impianto sportivo, e il Football Stadia Advisory Design Council, finanziato da Federazione e Lega e che aveva lo scopo ambizioso di mettere insieme tutti gli esperti del settore per redigere delle linee guida uniformi ed efficaci.

Gli stadi più pericolosi d’Europa si sono gradualmente trasformati in quelli più sicuri e comodi. Oltre Manica di tragedie come l’Hillsborough non potranno più accadere.