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Capello avverte il Milan, in Russia sarà dura
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12 anni agoon
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RedazioneFabio Capello si è ormai stabilmente insediato in Russia, e piano piano sta cominciando a conoscere tutti i giocatori e le loro caratteristiche, ma da grande allenatore qual è ha voluto parlare alla Gazzetta dello Sport anche del prossimo impegno che vedrà la formazione russa dello Zenit San Pietroburgo, allenata dal collega Luciano Spalletti, affrontare il Milan, da lui stesso allenato in due diversi momenti.
Qual è la vera testa di serie del loro girone di Champions? “Non riesco ancora a valutare la forza del Milan dopo la perdita dei due giocatori migliori, ma è fatale che ne risenta parecchio. I giovani… Come sta Boateng? Lui sarà un fattore importante, e aggiungo che De Jong è stato un buon acquisto. Direi che Allegri deve a tutti i costi partire bene in casa con l’Anderlecht, perché i belgi lontano da Bruxelles perdono parte delle loro qualità, e poi andare a San Pietroburgo usando molta cautela”.
Che tipo di ambiente troverà? “Uno stadio piccolo e strapieno, un buon terreno e la temperatura dell’ottobre russo, perfetta per giocare. Il problema è che troverà anche uno Zenit che dà sette giocatori alla mia nazionale, che si è appena rinforzato con due campioni come Hulk e Witsel, e cui Spalletti ha dato un’identità tattica molto evoluta. Voglio dire che la difesa del Milan si troverà una sola punta da marcare, Kerzhakov, ma quattro o cinque incursori capaci di lanciarsi in area tutti assieme. Ed è tutta gente di qualità”.
Ritiene lo Zenit superiore? “Ripeto: il Milan deve affrontare il girone con umiltà e cautela, senza pensare che il fatto di essere uscito dalla prima urna costituisca un titolo di favore. Anche il Malaga è pericoloso. Non ha i grandi giocatori di Real e Barcellona, anzi ha perso Cazorla, ma Pellegrini ha fatto memorizzare alla squadra quel tipo di gioco spagnolo basato sul possesso palla che fa soffrire le italiane”.
Quindi Milan qualificato al quanto per cento? “Milan che si può qualificare, ma a patto di essere molto bravo”.
Per la Juve infine sarà meno complicato? “Dovrebbe. Lo Shakhtar è un’avversaria noiosa, ma meno forte, mentre con i danesi basterà non distrarsi. Mi piace quel debutto in casa dei campioni in carica. Il Chelsea è cambiato, ha più personalità rispetto all’anno scorso, e almeno in campionato Di Matteo è ripartito bene. Anche per fugare il fantasma di Guardiola. In Supercoppa, però…”.
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Thiago Motta: “Siamo determinati e pronti per fare una grande partita contro il Milan. Saranno out Nico, Vlahovic e Douglas Luiz. Ho tutti giocatori con caratteristiche diverse. Dobbiamo dare qualcosa in più. Contento di Weah e Kalulu. Mai stato vicino al Milan”.
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