Diavolo in me
Pioli, tra panettone e carbone c’è di mezzo il Sassuolo
Ultima chiamata per il tecnico rossonero, condannato a vincere…
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11 mesi agoon
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Luca BoateQuello appena trascorso è stato il quinto Natale di Stefano Pioli da coach milanista. Già di per sé questo fatto è frutto di un allineamento di pianeti, ma il tutto diventa ancora più grottesco se pensiamo all’intero 2023 del Milan. Un anno costellato da qualche soddisfazione, ma anche e soprattutto da una miriade di figuracce e di record negativi. L’ultimo su tutti raggiunto proprio venerdì scorso a Salerno: il gol di Candreva è stato il SESSANTAQUATTRESIMO subito dal Milan nell’anno solare. I rossoneri non ne avevano mai subiti così tanti in tutta la storia del club. Questo dato è solo la punta dell’iceberg, ma fa porre a tutti la seguente domanda. Cosa deve fare Pioli per poter essere esonerato? Forse sabato avremo una risposta in tal senso.
Il 30 dicembre alle 18.00 il Milan scenderà in campo per 18’ giornata di campionato. A San Siro arriverà un Sassuolo quindicesimo in classifica e reduce dalla sconfitta
interna contro il Genoa. Insomma, non un avversario irresistibile. Tuttavia, gli ultimi precedenti sono assolutamente favorevoli alla squadra di Dionisi. Infatti, i neroverdi hanno vinto tutte le ultime 3 sfide a Milano. In particolare, nella scorsa stagione, Berardi e compagni si sono imposti sul Milan di Pioli addirittura per 5 reti a 2, in quella che è stata una delle prime figuracce del 2023. Quel Milan aveva ancora il tricolore sul petto e Stefano Pioli aveva ancora tantissimo credito per la stagione precedente. Oggi la situazione è cambiata e una sconfitta in casa contro il Sassuolo costerebbe l’immediato l’esonero al tecnico emiliano.
Comunque aspetterei a darlo per spacciato. La stagione del Milan fino a questo punto è stata per lo più discontinua. Il che significa che i rossoneri non hanno quasi mai trovato continuità di risultati, ma anche che difficilmente si sono perse o pareggiate troppe partite consecutivamente. Questo andamento sinusoidale ha permesso al Milan di essere ancora terzo in classifica. Inoltre quando il mister è stato considerato all’ultima spiaggia è sempre riuscito in qualche modo a cavarsela. Ora il problema principale sono gli infortuni in difesa. Ai lungo degenti Kalulu e Thiaw si è aggiunto anche Tomori. Pioli dovrà giocarsi il suo futuro praticamente senza centrali di difesa con la speranza che Kjaer non raggiunga i propri compagni in infermeria e che il giovane Simic riesca a far rivedere quanto di buono ha mostrato nelle precedenti gare.
La formazione per il resto è quasi obbligata. Nonostante l’errore di Salerno è ovviamente confermato in porta Mike Maignan. A completare la difesa assieme a
Kjaer e Simic ci saranno Theo e Calabria con quest’ultimo in ballottaggio con Florenzi, apparso molto più in palla rispetto al capitano del Milan. Il centrocampo sarà quello titolare con Reijnders, Bennacer e Loftus-Cheek. Mentre in attacco il solito tridente PU-GI-LE formato da Pulisic, Giroud e un Leao che non segna in campionato da fine settembre. Ancora panchina per Jovic, ma il serbo scalpita per entrare a partita in corso. Insomma, l’alibi delle assenze regge fino ad un certo punto. Per battere il Sassuolo questa formazione basta e avanza.
Stefano Pioli ha mangiato il panettone di Natale ancora da allenatore del Milan. Sabato scopriremo se anche il carbone della befana sarà a tinte rossonere oppure se oltre alle feste, l’Epifania si porterà via anche il tecnico parmigiano.
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