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Diavolo in me

Tu vuò fa’ o capitano!

Il numero 10 del Milan si racconta e giura fedeltà ai colori rossoneri!

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Non è un gran momento per Rafa Leao, ma lui ribadisce il suo amore per il Milan, candidandosi al ruolo di leader e trascinatore dei rossoneri nei prossimi anni:

Sapere cosa i compagni e i tifosi si aspettano da me mi dà consapevolezza e voglia di dare qualcosa in più. Spero di essere capitano in futuro e per me è una gioia giocare con questa maglia.

Il ritorno di Ibra

Leao applaude il ritorno di Ibra al Milan, certo che il carisma dello svedese saprà aiutare la squadra a ritrovarsi:

Quando facevo buone partite lui non mi diceva niente, quando giocavo male invece lui arrivava e mi diceva ‘Rafa…’. Mi trasmetteva una pressione positiva. Quando sai che una persona ti parla per aiutarti, sai che ti vuole bene e quindi i consigli di Ibra mi hanno aiutato. Adesso con il suo ritorno mi aiuterà ancora di più, è una persona importante per tutti noi e per il Milan. Fondamentale averlo con noi.

Come padre e figlio

Il rapporto con Pioli non è sempre stato sereno, specie all’inizio, ma col passare del tempo il loro legame si è fatto più solido:

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All’inizio il rapporto era un po’ strano. Io sono una persona a cui devi dire le cose giuste e dirette senza girarci troppo intorno. Se mi parli 30 minuti non ti ascolto. Il suo approccio era aggressivo, io sono tranquillo e quindi devi saperti relazionare con me. Lui però mi ha capito ed è cambiato. Mi chiamava spesso per chiedermi della mia famiglia, se avessi bisogno di qualcosa, del modo di giocare. Da lì è cambiato il nostro rapporto come se fosse una relazione tra papà e figlio. Quando vado in campo ho la responsabilità anche di giocare per ripagare la sua fiducia. Lui merita il meglio, mi ha aiutato a crescere come un uomo e mi ha responsabilizzato. Mi dice sempre la cosa giusta, non dice cose a vanvera. Mi parla poco ma mi dice cose giuste.