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Leao a Sky: “La maglia del Milan é una gioia”

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 “Dico alle persone di non arrendersi mai. Cinque anni fa ero un bambino, giocavo in Francia e oggi sono al Milan in uno dei club migliori del mondo. Entrare a San Siro con la palla e indossare la maglia del Milan è sempre una gioia”.

“Sono molte importanti per me, mi diverto sempre perché sono passioni che ho sempre coltivato nel tempo. Amo cantare, ma è una cosa che sto facendo da poco, con la quarantena ho iniziato a provare e mi sono sentito a mio agio, poi sono un ragazzo che non parla molto alle volte, quindi mi piace esprimermi cantando. Il calcio è stato da sempre nel mio destino, fin da quando ero bambino sognavo di diventare calciatore, e sono orgoglioso di farlo nel club più importante del mondo”.

 “Sono ancora giovane, ma se mi guardo indietro e penso a ciò che ho fatto sono contento. Mi ricordo benissimo allo Sporting il mio esordio da professionista, fu un momento magico perché la squadra di quel tempo non era fatta da tanti giovani, ero uno dei pochi. Se fossi rimasto in Portogallo non sarei chi sono ora. In Francia forse ci ho giocato nel momento sbagliato, ero ancora poco maturo per un calcio così, ma fu un’esperienza formativa per me, non rinnego niente. Entrare a San Siro con la palla e indossare la maglia del Milan è sempre una gioia. Sapere che i miei compagni si aspettano tanto da me mi inorgoglisce, mi fa stare tranquillo e mi motiva, mi spinge a dare il meglio. Quando sono arrivato qua nessuno parlava di me, oggi sono un idolo. Per questo ringrazio i tifosi. Mi hanno messo pressione ma è sempre stata una buona pressione come a dire ‘dai muoviti, puoi farcela’. I tifosi mi hanno accompagnato, senza di loro non sarei quello che sono oggi”.

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