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Yerry Mina, un cattivo simpatico
Il difensore colombiano è uno di quelli che ti seguirebbero anche in bagno, parola di Gündogan!
Published
10 mesi agoon
Yerry Mina, un cattivo simpatico: così lo descrive Ilkay Gundogan, che lo ha affrontato sul campo in più occasioni…
Graffi e pizzichi
Yerry Mina è uno di quei difensori che non fanno sconti a nessuno e ricorre anche alle mani per fermare gli avversari, parola di Gundogan:
Mina è un centrale duro, di quelli contro cui è complicato giocare. Gli piace parecchio usare le mani quando gioca, ti graffia oppure quando l’arbitro non vede comincia a darti pizzichi sulla spalla. Gliel’ho visto fare più di una volta.
Col sorriso sulle labbra
Sebbene ricorra alle maniere forti per intimidire gli avversari, Yerry Mina lo fa col sorriso sulle labbra, risultando persino simpatico:
Non lo fa in maniera cattiva, anzi, ti sorride in faccia in una maniera davvero amichevole. Quello che ti fa lo rende simpatico e divertente.
La carta d’identità di Yerry Mina
Difensore centrale dal fisico longilineo, molto abile nel gioco aereo e negli anticipi difensivi, dotato di buona tecnica individuale e di discreto senso del gol. Ha cominciato a giocare a calcio come portiere, ruolo ricoperto in passato dal padre e dallo zio. Per la sua imponente stazza viene soprannominato L’Obelisco.
Viene convocato per la Copa América Centenarionegli Stati Uniti, in sostituzione dell’infortunato Oscar Murillo. Successivamente viene convocato dal ct Pekerman per il Mondiale di Russia 2018, dove nella fase a gruppi va a segno in due occasioni e va a segno anche negli ottavi di finale, dove però la Colombia viene eliminata ai rigori dall’Inghilterra. Conclude così il mondiale con 3 reti messe a segno in 3 partite (media di 1 a partita), tutte di testa su calcio da fermo. Con questi gol segnati ha eguagliato il record di 3 gol per un difensore in un solo Mondiale totalizzato dai difensori tedeschi Paul Breitner e Andreas Brehme, oltre ad essere il primo difensore in assoluto ad aver segnato 3 gol in 3 partite.
La carta d’identità di Gundogan
Centrocampista completo, nonché jolly, è molto bravo tecnicamente, oltre che abile nell’effettuare passaggi stretti e filtranti, e ad avere una buona attitudine negli inserimenti offensivi. È un giocatore molto elegante e ha nella visione di gioco la sua arma migliore, ampliando la manovra e lanciando verso la porta i compagni. È inoltre molto bravo nella lettura della partita e nei tempi di gioco. Predilige il ruolo di centrale, ma durante la sua carriera ha ricoperto in maniera efficace tutti i ruoli del centrocampo, servendo assist ai compagni come trequartista e spezzando il gioco avversario come mediano.
Compie tutta la trafila delle nazionali giovanili tedesche, facendo l’esordio nella nazionale maggiore, l’11 ottobre 2011, entrando all’84º minuto al posto di Philipp Lahm, in una partita amichevole vinta dalla Germania per 3-1 in casa contro il Belgio.
Viene convocato per gli Europei 2012, in cui non gioca nessuna partita della Germania eliminata in semifinale dall’Italia.
Segna la sua prima rete con la maglia della nazionale tedesca il 27 marzo 2013, nella partita Germania-Kazakistan valida per la qualificazione ai Mondiali 2014; segnando la rete del momentaneo 3-0, la partita finirà poi 4-1 per i tedeschi.
Dopo avere saltato sia i vittoriosi Mondiali 2014 che gli Europei 2016 per infortunio, viene convocato per i Mondiali 2018, in cui gioca solo una delle tre partite dei tedeschi eliminati al primo turno.
Ottiene la convocazione anche al mondiale Qatar 2022, dove ancora una volta la Germania viene eliminata senza accedere agli ottavi di finale, questa volta Gündoğan gioca in tutte e tre le partite, segna una sola rete con un rigore trasformato nella sconfitta contro la rivelazione Giappone che vince per 2-1.
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