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Non si vive di solo calcio: grazie, Sinner!
C’è un piccolo eroe capace di mangiarsi i pensieri dell’Italia intera incollando milioni di telespettatori alla tv!
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10 mesi agoon
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Dario BaldiNon si vive di solo calcio, di sola Serie A e di sola attesa per Inter-Juventus. C’è un piccolo eroe capace di mangiarsi i pensieri dell’Italia intera incollando milioni di telespettatori alla tv.
22 anni, di San Candido (provincia di Bolzano) e capace di vincere gli Australian Open con una finale al cardiopalma vinta contro Medvedev.
Prima finale, primo trionfo!
Nella prima finale di un grande Slam, Jannik Sinner porta il mondo del tennis italiano nell’olimpo e cancella tutto quello che riguarda la lotta Scudetto.
L’espulsione di Milik, le guardie e i ladri, la partita di Firenze. Perché non si vive di solo calcio…
Oggi è il giorno di Sinner e se lo è meritato giocando una partita infinita, per persone senza problemi di cuore.
Due set persi in avvio con molti errori che avrebbero potuto trascinarlo nel baratro, ma poi c’è stata la redenzione.
Sinner in inglese significa Peccatore, e noi abbiamo peccato con lui. Abbiamo peccato perchè tanti, sui social, lo davano già per spacciato nel terzo.
Anzi c’era proprio chi gufava. Abbiamo peccato perchè il tennis è così, mai dire mai. Abbiamo peccato e ci siamo rialzati colpo su colpo, game dopo game.
In chiaro!
Jannik Sinner ci ha unito cancellando l’interesse per il calcio, per le polemiche di Vlahovic e per le gomitate su Duda. Sinner ha smontato palinsesti televisivi nonostante non fosse in chiaro.
Ecco, questo è stato un grande peccato. Una giornata storica come quella odierna si meritava la prima rete nazionale, o comunque una trasmissione in chiaro.
Qualcuno dal Coni e dalla FIT dovrà risponderne, perchè la finale di uno Slam si è quasi in obbligo di renderla a disposizione per tutti.
Come i GP d’Italia di Formula Uno e Motomondiale, come le regate di America’s Cup se c’è una imbarcazione italiana, come le semifinali e le finali di qualsiasi competizione mondiale in sport come rugby, pallavolo o pallacanestro.
Ma non sono io a dirlo, lo spiega una delibera AGCOM del 2012, che andrebbe aggiornata immediatamente.
Tutti devono goderne
L’Italia ha un fenomeno nel Tennis e si chiama Jannik, tutti dovremmo goderne.
E poco importa dell’ampia sintesi sul Nove questa sera prima di Fabio Fazio.
Jannik Sinner ha scritto la storia dello sport recente del Belpaese.
Dopo aver trainato la squadra nella Davis, è’ il quinto tennista azzurro a vincere la finale di uno slam (tre uomini e due donne) ma è il più giovane fra questi.
Solo Sinner ha potuto mettere da parte titoloni su Juventus e Inter sulle prime pagine dei giornali in questi giorni.
Solo Sinner domani potrà oscurare una eventuale vittoria dell’Inter, che la riporterebbe in testa alla classifica con una partita in meno. Perchè oggi, il peccatore Jannik ce l’ha fatta.
E con buona pace dei grandi commentatori, di quelli che gli contestano la residenza, di quelli che “non è pronto” o “non ha la testa” ma anche di chi tifa contro.
Oggi no
Da domani torneremo a parlare di chi ha rubato di più, di rigori non dati e anche di battute livornesi. Ma oggi il calcio può aspettare, è il giorno di Jannik Sinner.
Cinque set, un paese (quasi) intero a guardarlo e una impresa che lo proietta nella storia del tennis.
Nella storia recente solo un uomo, anche lui in uno sport non di squadra, aveva catalizzato l’attenzione dell’Italia cancellando il mondo del pallone. Si chiamava Marco Pantani.
Grazie Jannik per quanto hai fatto. Grazie per quello che farai. Domani torneremo a discutere, ma oggi sei il nostro mito.
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