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Giocava con Baggio, oggi vende mobili

Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex centrocampista del Bologna, Carlo Nervo, ha cambiato vita, dedicandosi ad altro…

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Giocava con Baggio, oggi vende mobili

Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex centrocampista del Bologna, Carlo Nervo, ha cambiato vita, dedicandosi ad altro…

Il Sindaco

Undici stagioni con la maglia del Bologna non si dimenticano, specie se hai avuto il privilegio di condividere campo e spogliatoio con gente come Roberto Baggio, ma quei tempi sono ormai lontani ed oggi Carlo Nervo non vive più di pallone… Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex centrocampista rossoblù ha cambiato vita, dedicandosi ad altro: alla politica ad esempio, diventando Sindaco di Solagna, la sua città natale…

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Affari di famiglia 

Dal calcio alla politica, dalla politica ai mobili, perché, pallone a parte, la passione di Carlo Nervo è sempre rimasta il legno… Quel legno che suo padre gli aveva insegnato a lavorare e a plasmare:

Io vengo da una famiglia di falegnami. Devo quest’idea a mio padre. Quando ero giovane mi ha insegnato a lavorare, nelle vacanze estive da ragazzo andavo sempre in laboratorio.

Il legno è stato ed è la mia vita. Ho portato avanti ciò che la mia famiglia mi ha insegnato. 

Passo le mie giornate tra Mantova dove vivo e Bassano del Grappa dove c’è la mia azienda.

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La settimana scorsa sono stato in Romania dove abbiamo la produzione. Quando riapriranno le frontiere, potrò di nuovo andare in giro a cercare clienti.

Vado su e giù come facevo in campo, anche se ho un’altra età rispetto ad allora”.

Grazie, Roby!

La maglia del Bologna per Nervo era una seconda pelle, in rossoblù ha vissuto momenti indimenticabili anche grazie a Roby Baggio, che a quella squadra diede una nuova consapevolezza, restituendo prestigio ad una piazza a lungo dimenticata:

Prima del suo arrivo eravamo dei bravi ragazzi, un po’ provincialotti. In quella squadra però c’erano già dei campioni veri.

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Grazie a Roberto ci siamo sentiti tutti più importanti, le luci della cronaca erano tutte per noi.

Baggio è veneto come me, parlavamo in dialetto, scherzava tanto nello spogliatoio. All’inizio abbiamo avuto difficoltà.

Ulivieri però è stato bravissimo a compattare la squadra, abbiamo trovato l’alchimia giusta. In quel momento è cambiata la storia del Bologna”.

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