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Cose mai viste

Gullit e quel no all’astinenza sessuale

Non tutti sono disposti a tutto per vincere…

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Gullit e quel no all’astinenza sessuale

E’ il 1987 e il Milan di Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi insegue il Napoli per riportare in rossonero un Tricolore che manca da dieci interminabili anni.

E, per tornare a vincere, il Presidente è disposto davvero a qualsiasi cosa: investimenti faraonici, rinnovo delle strutture, fiducia pressoché totale ad un allenatore semi-sconosciuto e, infine, ad una richiesta un po’ particolare ai suoi giocatori…

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“Niente sesso per vincere”

Dopo una cena sociale, Berlusconi prese la parola e chiese ai suoi ragazzi il un fiorettodecisamente particolare:

Vi chiedo di fare per me un sacrificio, un mese di astinenza sessuale perché l’occasione è vincere un campionato italiano e queste occasioni capitano poche volte nella vita:

tutte le vostre forze e energie dovete metterle in campo, assicurando così la massima concentrazione”.

Solo Gullit protestò 

Una richiesta quantomeno insolita che colse di sorpresa il gruppo rossonero. Nessuno fiatò, qualcuno sgranò gli occhi, ma a rompere gli indugi ci penso Ruud Gullit, il Tulipano Nero.

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Così andarono le cose nel racconto di Arrigo Sacchi, allenatore di quel Milan che avrebbe poi effettivamente vinto lo Scudetto, non è dato sapere se seguendo alla lettera il consiglio del suo Presidente:

Gullit? Quando partiva in progressione si portava via anche il vento. Era anche un donnaiolo: una volta rispose per le rime a Berlusconi, che aveva chiesto ai giocatori 30 giorni di astinenza prima della finale di Coppa dei Campioni, dicendogli ‘Dottore io con le p***e piene non riesco a correre’”.

Negli anni, Ruud Gullit diventerà un protagonista indiscusso del Milan di Sacchi assieme agli altri 2 tulipani olandesi: 

Marco Van Basten Frank Rijkaard. Un trio che ha fatto ‘godere’ e non poco i tifosi rossoneri, regalando loro gol, vittorie e trofei!

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