Spalletti deve valorizzare i punti di forza

Lo sappiamo. La nazionale italiana sta attraversando un periodo, ormai anche abbastanza lungo, di crisi di talenti. L’europeo conquistato nel 2021 è arrivato per il gioco di squadra, non certo per delle strabilianti individualità. Per giunta, la qualità tecnica globale della squadra si è addirittura abbassata.
Negli ultimi 3 anni infatti Insigne e Verratti hanno lasciato il calcio che conta, Chiellini ha appeso le scarpe al chiodo, Bonucci ha avuto un tracollo incredibile, così come Immobile e Chiesa. Insomma, Spalletti è chiamato a fare un altro miracolo sportivo, forse addirittura superiore alla vittoria del campionato con il Napoli.
Tanto per cominciare, bisogna valorizzare quello che si ha di buono. Certamente gli esterni di difesa possono essere l’arma in più di quest’Italia. Avere giocatori di gamba e di piede come Cambiaso, Udogie e Dimarco può fare la differenza. Per valorizzarli al meglio bene ha fatto Spalletti a scegliere il 3-4-2-1.
Per il resto, sarà interessanti la scelta dei centrali. Per anni la difesa è stato il punto di forza, ma ora con il ricambio generazionale sarà difficile mantenere gli stessi alti standard. Certamente ci sono giocatori interessanti come Scalvini, Buongiorno e Bastoni. Ecco, forse questo trittico potrebbe essere il migliore.

Passando al centrocampo, è probabilmente il reparto con più qualità. Infatti, anche senza gli squalificati Tonali e Fagioli, gli azzurri possono sfoderare Barella, Jorginho, Frattesi, Pellegrini, Cristante e Bonaventura. Non male, ma sarebbe importante schierarne almeno 3: due davanti alla difesa e uno più avanzato.
In attacco, assieme a Retegui, il più forte è senza alcun dubbio Chiesa, ma lo juventino deve tornare il giocatore che conoscevamo prima dell’infortunio, altrimenti qualcuno potrebbe insidiare il suo posto da titolare.
Ecco il 3-4-2-1 che schiererei io:
Donnarumma
Scalvini Buongiorno Bastoni Cambiaso Barella Jorhinho Udogie Pellegrini Chiesa
Retegui