Azzurri, cosa ci hanno detto queste due amichevoli?

Sono arrivate due vittorie, non entusiasmanti, ma sempre due vittorie. Quanto meno dimostrano che gli azzurri contro le squadre di livello medio-basso non faticano più di tanto a vincere. Ed è un’ottima notizia perché non sempre bisognerà affrontare Francia o Inghilterra.
Passando al lato tecnico, sembra evidente che Spalletti ha deciso di optare per la difesa a 3. Scelta curiosa, considerando che la miglior versione dell’allenatore di Certaldo l’abbiamo vista a Napoli con un 4-3-3. Tuttavia, la nazionale è un’altra cosa e probabilmente il 3-4-2-1 è il modulo che esalta al meglio le caratteristiche di tanti giocatori.
Partendo dalla difesa, sono sostanzialmente tutti centrali abituati alla difesa a 3, sia i presunti titolari, sia le alternative. Discorso simile per gli esterni di centrocampo. Avere 3 difensori dietro gli permette di poter dare più spinta offensiva. Anche la posizione di Pellegrini, o eventualmente di Frattesi, risulta interessante. Spostando un centrocampista un pochino più avanti togli punti di riferimento agli avversari.
Parlando dei singoli, Donnarumma si è dimostrato il miglior calciatore della squadra. Infatti, dopo un paio di stagioni sottotono al PSG sembra tornato ai livelli dell’europeo. Pellegrini conferma l’ottimo periodo che sta vivendo a Roma, Barella è sempre uno dei punti di riferimento. In attacco Retegui meglio di Raspadori.