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Tudor non dimentica il passato, ma…

Il neo tecnico della Lazio al non farà sconti alla ‘sua’ Juventu, avversaria domami all’Olimpico…

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Il giorno del debutto è arrivato. Domani sera Igor Tudor vivrà la sua prima partita da allenatore della Lazio. Un battesimo di fuoco, visto che l’avversario è quella Juventus che è stata la sua squadra più importante da giocatore. “Lì – racconta Tudor – ho vissuto otto anni, per me è stata un’esperienza unica, che mi ha consentito di diventare l’uomo che sono. E che mi ha anche formato per il lavoro che svolgo adesso”. Nessuna emozione particolare, però. Anche perché il nuovo tecnico della Lazio non crede ai segni del destino. “Al fatto che il primo avversario sia proprio la Juventus non do troppo peso, non credo ai segni del destino. Penso solo che sia una partita difficile e importante, da affrontare nel migliore dei modi e da provare a vincere”. Tudor pare intenzionato a farlo con il suo calcio, quindi con un modulo radicalmente diverso da quello di Sarri. “La trasformazione non è semplice perché con Sarri la squadra ha giocato in un certo modo per tre anni e poi perché lui è un allenatore di grande spessore, le cui idee si sono fortemente radicate nella squadra. Io però sto cercando di trasmettere i miei concetti di gioco, ben consapevole che non sarà facile assimilarli in breve tempo, ma la strada è questa”.

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