Juve-Fiorentina: Matri segna scalzo

Corsi e ricorsi storici li chiamava Giambattista Vico, ossia quegli eventi che accadono e si ripetono ciclicamente… Capita così che, in un pomeriggio di ottobre del 1984, Preben Elkjær Larsen segni scalzo alla Juve con la maglia del Verona e ventotto anni dopo Alessandro Matri realizzi la medesima impresa, questa volta però a vantaggio dei colori bianconeri…

Arrivano i viola 

9 febbraio 2013, 24esima giornata del campionato di Serie A. Un campionato che la Juventus di Antonio Conte sta dominando. Allo Stadium arriva la Fiorentina di Vincenzo Montella, che nella gara di andata, al Franchi, era riuscita a imporre lo 0-0 ai campioni d’Italia in carica.

Juve in vantaggio 

Dopo 20′ i padroni di casa trovano il vantaggiocon Mirko Vicinic, che fulmina Viviano da fuori area. L’attaccante montenegrino è bravo a intercettare una respinta di Roncaglia su un lancio dalle retrovie di Andrea Pirlo e a scagliare verso la porta una saetta che supera l’estremo difensore viola, leggermente fuori dai pali. I bianconeri controllano il match a loro piacimento sfiorando più volte il raddoppio, che giunge sul finire del primo tempo in modo rocambolesco.

Senza scarpa

Un difensore viola alza un campanile, il pallone s’impenna e spiove verso Arturo Vidal che lo mette giù con uno stop da applausi, il cileno si gira in mezzo a due avversari e punta deciso verso l’area gigliata, manda al bar Savic e serve Matri, che perde la scarpa destra, ma calcia ugualmente spiazzando Viviano.

Come Elkjær

È gol! E il gol è buono, come quello segnato dal veronese Preben Elkjær Larsen proprio alla Juventus 28 anni e 8 mesi prima, il 14 ottobre 1984.