Diavolo in me
Pioli: “Derby deve essere riscatto, basta parlare di me”
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7 mesi agoon
Dopo cinque stagioni in rossonero l’entusiasmo dell’ambiente si è esaurito, il ‘Pioli is on fire’ è definitivamente spento e a fine stagione con ogni probabilità sarà addio, ma prima il tecnico dell’ultimo scudetto ha un ultimo grande obiettivo: “Una vittoria nel derby sarebbe importantissima – ha dichiarato l’allenatore del Milan in conferenza stampa – La squadra non deve giocare per me, ma per il club e per i tifosi. Mi aspetto una prestazione da squadra vera. Domani ciò che conta è il risultato, non Pioli“. La Curva Sud lo ha scaricato, ma Pioli non si sente ancora a fine corsa: “Il mio Milan può ancora dare tanto – ha detto – Mi sento di dare ancora tanto a questa squadra, ma a fine anno farò le mie valutazioni. Sicuramente mi porterò via qualcosa”.
La conferenza di Pioli
Domani si deve rappresentare l’orgoglio del popolo rossonero? “Possiamo usare tutti i termini che crediamo: orgoglio, responsabilità, appartenenza. Per la classifica, per l’eliminazione di giovedì, per lo Scudetto dell’Inter è un’occasione per il riscatto, per l’orgoglio”.
Come sono stati questi giorni post Roma? “Di lavoro, perché ormai è passata e l’eliminazione c’è stata. Felici non lo siamo stati, abbiamo provato a concentrarci su ciò che c’è da fare domani”.
Che derby può essere? “Una vittoria nel derby sarebbe importantissima per tutto ciò che abbiamo detto prima. Non parliamo di me, se ne sta parlando troppo e da troppo tempo: credo che questo non abbia fatto bene a nessuno, ma non a me”.
Troppe critiche? “Il mio Milan può ancora dare tanto. Non mi interessano le critiche. Voi giornalisti e i tifosi possono criticare e giudicare, c’è chi l’ha fatto con più rispetto o con meno rispetto”.
Cosa pensa della presa di posizione della Curva? “La cosa più importante è che domani ci saranno 70mila tifosi che spingeranno il Milan, il resto mi interessa poco. Non interessa di Pioli, ma ciò che farà il Milan domani. Servirà il miglior Milan possibile. C’è chi pensa che non abbiamo mai cambiato niente nei derby, ma domani dobbiamo far di tutto perché non lo vincano”.
Un voto alla stagione? “Non rispondo, nel senso che non do nessun voto, nessun bilancio, lo faccio alla fine”.
Ancora sull’eliminazione con la Roma – “Se la squadra attraversa un momento difficile da lungo tempo vuol dire che la condizione e la qualità può stentate ad arrivare, ma non era il nostro caso. Non siamo riusciti a giocare al nostro livello, come qualità ed energia. Anche se sono state due partite più equilibrate di quel che si pensa; noi abbiamo tirato di più. Il loro primo gol a Roma è evidente in quel che siamo mancati. Il passato è storia, anche se non è positivo non essere passati. Domani serve un livello molto alto, di più. Dopo la Roma ho detto che li avevo visti bene i giocatori? Eh, ora non lo dico più… (ride, ndr)”.
Come si prepara una partita così? “La formazione la scoprite tra poco tanto… Come si fa a non preparare bene una partita così importante dal punto di vista mentale? Per le scelte tattiche credo che potrei far tutto: cambiare tutto, confermare tutto, sono aperto a tutto”.
La sfida con la Roma ha ricordato i due derby di Champions? “Ci ho pensato. Forse quando arriviamo così troppo convinti pecchiamo di presunzione, pensando che la Roma potesse non segnarci, questo ci può stare…”.
Ti aspetti una reazione? “La squadra non deve giocare per me, ma per il club e per i tifosi. Mi aspetto una prestazione da squadra vera. Domani ciò che conta è il risultato, non Pioli”.
Cosa chiedi alla squadra? “Di vincere domani. Arrivavamo da sette vittorie fila, poi è arrivata questa eliminazione. Il Milan può dare ancora tanto”.
Cosa può dare ancora a questa squadra? “Io ho dato sempre tutto e ho ricevuto tantissimo. Mi sento di dare ancora tanto a questa squadra”.
C’è una lezione che ti porti via? “A fine anno farò le mie valutazioni, sicuramente mi porterò via qualcosa”
Come farà il suo eventuale successore a far meglio di lei? “Non mettiamo il carro davanti ai buoi per certi giudizi e certi commenti, non sono di mia pertinenza in questo momento. Poi alla fine tireremo le somme, poi vi dirò ciò che penso della stagione, perché e per come certe cose sono successe, sia positive che negative. Se sarete d’accordo bene, altrimenti me ne farò una ragione”.
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