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Le parole di Spalletti e Fagioli
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4 mesi agoon
Ai microfoni di Sky Sport il ct della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha affrontato vari temi in vista dell’imminente Europeo, partendo dai campioni del passato arrivati a Coverciano: “Per me diventa facile, basta vedere il contesto dove sono nato per dire che sono emozionato. Diventa naturale, e dopo aver visto tutti i numeri 10 insieme mi sono emozionato ancor di più. È proprio lì che ti vai a prendere delle cose che fanno più chiarezza su quella che sarà la nostra avventura. Nessuno di loro mi ha detto di no, ci siamo messi d’accordo e siamo riusciti a incontrarci, e questo mi rende molto felice”.
Il ct ha poi aggiunto: “Abbiamo a che fare con un gruppo di ragazzi molto serio. Mandiamo un abbraccio a Francesco Acerbi e Giorgio Scalvini, però poi venendo qui tutti hanno portato il massimo della disponibilità. Chi si è allenato era felice di sperare di essere chiamato, e sono arrivati di corsa quando hanno visto lo spazio. Mi dispiace ancora di più per quelli che ho lasciato fuori, perché vogliamo la disponibilità e l’umiltà da parte di tutti. Il calcio ha bisogno di stimoli e di persone che hanno voglia di far vedere il loro valore. Uno dei numeri 10 diceva che chi non accetta le sfide perde a prescindere. Bisogna vedere come sono fatte queste sfide, per giocatori che hanno un passato differente”.
Ha parlato anche Nicolò Fagioli, sorpreso dalla chiamata di Spalletti dopo la squalifica: “Dopo essere fuori tanto a lungo sono rimasto stupito pure io di questa convocazione, ci speravo, ho lavorato per essere convocabile per la Nazionale e adesso sto vivendo un’emozione e farò di tutto per essere fra i 26 che andranno all’Europeo “. Lo ha detto Nicolò Fagioli parlando dal raduno di Coverciano. “Il giorno della rinascita è stato 7 mesi fa quando mi hanno squalificato, sono tornato a fare una vita normale ed è quello di cui avevo bisogno – ha continuato il centrocampista della Juventus squalificato per scommesse – Poi mi sono allenato sempre con impegno per tornare a giocare le ultime gare con la mia squadra e cercare di essere convocabile per la nazionale. Se andrò in Germania sarò felicissimo e darò tutto me stesso, altrimenti farò il tifo per l’Italia da casa”.
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