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Le parole di Montella prima di Italia-Turchia

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“Quella contro l’Italia per me è sicuramente una partita speciale, giocheremo contro i campioni in carica. Per noi è un test importantissimo, ma la preparazione al torneo degli Europei passa da qui. Ho scelto dei test difficili perché credo sia importante abituarsi alle difficoltà dell’Europeo”. Così, da Bologna, Vincenzo Montella, ct della Turchia, alla vigilia dell’amichevole di preparazione a Euro ’24 contro l’Italia. “Sarà una partita intensa, tattica – dice ancora Montella -, e mi aspetto che durante il match la direzione tattica dell’avversario possa cambiare. Quindi mi aspetto anche che la mia squadra sia in grado di adattarsi”. Ma come ha trovato Montella i suoi giocatori, reduci da una stagione in cui hanno disputati tra le 60 e le 65 partite? “Non tutti i giocatori sono arrivati nella medesima forma e non tutti hanno giocato lo stesso numero di partite – risponde il tecnico della Turchia -. In particolare, tranne Calhanoglu che ha giocato praticamente tutte le partite nel suo club, i nostri giocatori che hanno giocato all’estero non contano lo stesso minutaggio. A parte questo, ho trovato tutti molto motivati e con grandi motivazioni. Purtroppo dovrò togliere qualche sogno a qualcuno, e questo mi dispiace umanamente, ma è un mio dovere”.

A Montella chiedono poi se abbia già scelto i 26 che porterà agli Europei. “Abbiamo ancora qualche giorno per poter scegliere, ma le idee le ho sempre avute abbastanza chiare – spiega -. La partita di domani bisogna interpretarla bene. Dovremo fare una partita seria, affrontarla con l’atteggiamento giusto: sarà poi il campo a dare il responso finale”. Che tipo di attacco schiererà? In passato ha utilizzato come punte centrali giocatori che di solito agiscono da esterni… “Non credo che ci sia un modello vincente, come può essere quello di Ancelotti perché ha vinto senza attaccanti – sottolinea Montella -. Io da ct della Nazionale devo scegliere i giocatori più forti, anche fisicamente, mentre da allenatore devo trovare le soluzioni migliori per mettere in difficoltà l’avversario: mi dà fastidio sentire dire che noi giochiamo senza attaccanti, perché non è vero, tanto che in Austria abbiamo giocato con l’attaccante. A ogni modo abbiamo diversi giocatori offensivi, anche tra i terzini e i centrocampisti, ci manca solo – scherza – il portiere offensivo. Credo che nel calcio moderno sia indispensabile la velocità offensiva, e come ha detto Guardiola ‘Il miglior attaccante è lo spazio”.

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