Amarcord
Genova chiama, Tunisi risponde
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5 anni agoon
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RedazioneGenova, Estate 2001,
una stagione simbolo per i tifosi rossoblù e tutto l’ambiente grifone. Vi starete chiedendo il perché, be, la risposta è presto data, visto che in quellanno lallenatore dei grifoni, il compianto professor Franco Scoglio, indimenticato simbolo e icona del calcio rossoblu, decise che il suo Genoa avrebbe dovuto compiere il salto di qualità. Per far questo bisognava affidarsi a gente forte, di qualità e di esperienza nazionale ed internazionale, per rendere i liguri una corazzata pronta a puntare alla serie A. Ecco allora che il tecnico di Lipari ebbe un colpo di genio, perché non puntare su alcuni elementi cardine della nazionale tunisina, da lui precedentemente allenata? E perché no pensò anche lallora presidente del Genoa Luigi Dalla Costa? Il presidente, altro istrionico personaggio, il quale al primo anno di presidenza, appena arrivato si scelse un soprannome indiano rimasto il simbolo degli anni sfigati della squadra rossoblu, Nube che Corre!! Fu così che a Genoa fecero approdo 5 ragazzi (giovani e meno giovani), che stavano facendo le fortune della Tunisia, e i cui nomi erano nellordine, Chokri El Ouaer, Khaled Badra, Raouf Bouzaiene, Imed Mhadhebi ed Hassen Gabsi (vero e proprio fiore allocchiello della colonia tunisina). Ma andiamo in ordine, raccontando la storia di quel Genoa, prima di parlare della storia di ognuno di questi presunti fenomeni. Cominciamo col dire che Franco Scoglio non durò che fino a gennaio seduto sulla panchina dei grifoni, sostituito da Edy Reja, il quale a sua volta fu esonerato dopo circa due mesi, per lasciar spazio allallora responsabile del settore giovanile Claudio Onofri. Quel Genoa andò malissimo, finendo 12° in serie B, nonostante la qualità non mancasse. Parlando invece dei protagonisti della nostra storia, questa la storia e le loro statistiche impietose:
– CHOKRI EL OUAER: Arrivato a Genova nonostante la presenza dellallora titolare Fabrizio Lorieri, il portiere titolare della Tunisia, ai tempi 35 anni e faccia da divo americano a fine carriera, fu subito elogiato da mister Scoglio, il quale disse di lui, «E stato determinante nei recenti successi della nazionale tunisina con almeno un paio di interventi risolutori per partita. Ai mondiali 98 in Francia e stato votato come il miglior portiere dopo i tre incontri della prima fase. Come tecnica e struttura fisica ricorda Peruzzi, anche se e un po piu alto. Bravo in porta e straordinario fuori dai pali: credetemi, fargli gol e un problema». Giocò 5 partite in tutto, iniziando benino, non subendo gol nelle prime 2 partite giocate. Alla terza gara cominciarono ad emergere i suoi limiti e dopo altre due gare successive entrambe perse in cui fu tra gli imputati principali delle sconfitte, non scese più in campo, fino alla rescissione contrattuale a Gennaio.
– KHALED BADRA: Appena acquistato dal Genoa si pensava ad un affare, visto il curriculum di tutto rispetto in patria. Scoglio parlava di lui come un campione cercato dalle grandi come lInter, ma i fatti lo smentirono, dimostrando lassoluta incapacità difensiva di questo giocatore, votato solamente alla fase offensiva. Solo 17 presenze per lui in rossoblu, e forse è stato per tutti meglio così.
– RAOUF BOUAZIENE: Si presentò ai propri tifosi con queste parole: «Scoglio cercava un giocatore polivalente sulla fascia sinistra, e sa che posso dare qualcosa in piu al Genoa. E per questo che mi ha chiamato. Io ho risposto subito di si. Con lui so che posso far bene». E forse di tutti i tunisini che hanno calcato il campo del Ferraris è stato quello che ha fatto meglio, dimostrando se non altro di saper giocare a calcio in maniera discreta e venendo anche confermato nella stagione successiva. 47 presenze e un gol per lui con la maglia del Genoa.
– IMED MHADHEBI: Pupillo del mister Scoglio, che per descrivere il suo uomo arrivò addirittura a scomodare Jean Tigana, insomma una bestemmia. Cè da dire che Mhadhebi non era un pessimo giocatore, anzi con Bouaziene è quello che ha fatto meglio, seppur giocando relativamente poco, solo 40 presenze condite da 4 gol in 3 anni per il ragazzo.
– HASSEN GABSI: Veniva considerato il migliore tra i 5 tunisini arrivati a Genova, avendo brillato nel mondiale di Francia 98 ed essendo molto bravo a livello tecnico-tattico. Per lui ennesimo paragone scomodo (Sarà il nostro Di Livio diceva Scoglio) e conseguenti prove condite da alti e bassi. Rimase anche nel campionato successivo al 2001-2002, infortunandosi gravemente nel derby contro la Sampdoria e mettendo fine allesperienza italiana, della quale rimangono 28 presenze e 1 gol.
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