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Milan-Udinese 3-2, pagelle rossonere: Rebic lo spacca-partita, Gigio la combina grossa, ma poi…
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5 anni agoon
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RedazioneMILAN-UDINESE 3-2
MILAN (4-4-2)
Donnarumma: che non fosse la sua giornata lo si era capito dal primo pallone toccato, quando tarda a liberarsi del pallone e butta il pallone in fallo laterale. L’uscita (sconsiderata) a vuoto su Stryger Larsen conferma l’impressione iniziale, ma va detto che nella ripresa salva il risultato in diverse occasioni (su Lasagna, su Mandragora e infine su Okaka). Voto 5,5
Conti: la stoppata (con scelta di tempo perfetta) su Lasagna lanciato in contropiede nel primo tempo va sommata all’assit (perfetto) per Rebic. A tutto ciò va sottratto però il gol del pareggio del solito Lasagna, che rischia di costare i tre punti ai suoi. Buon per lui che alla fine ci pensi ancora una volta il croato a rimettere le cose a posto: e questo vale tanto per il risultato, quanto per la sua pagella. Voto 6
Kjaer: mestierante, fatica in velocità provando a metterci il fisico. Ma non sempre basta: non una prima indimenticabile. Voto 5
Romagnoli: l’unico che riesce a limitare la strabordanza fisica di Okaka, attaccante spigoloso che segnerà anche poco ma, contro il Milan, è una sentenza quasi inappellabile. E oggi è il giorno del quasi. Voto 6
Theo Hernandez: ancora una bomba da fuori, questa volta di volée. Sesta rete stagionale, seconda consecutiva: è lui il cannoniere stagionale del Milan. Il signor Paolo Maldini ci aveva visto giusto: ogni tanto è anche giusto ricordarlo. Mezzo voto in meno per aver concesso troppo spazio a Stryger Larsen per il cross poi insaccato dalla zuccata di Lasagna. Voto 6,5
Castillejo: dopo un primo tempo da Bella Addormentata si risveglia nella ripresa quando strappa applausi a scena aperta in occasione della rabona con cui ne mette a sedere due sulla fascia destra. Voto 6,5
dal 77′ Krunic: prezioso nel finale. Voto 6
Bennacer: gioca di sciabola e di fioretto, regalando qualche numero alla platea (non si fa problemi quando c’è da usare il tacco), ma anche qualche ruvido intervento da evitare. La visione di gioco, però, cresce di partita in partita. Voto 6,5
Kessie: umiliato dalla ruleta di Fofana nel primo tempo, fatica a riprendersi e ne azzecca ben poche. Voto 5,5
Bonaventura: mai un’incursione in area, mai un cross. Quando ha la palla tarda troppo a liberarsene e finisce per sprecare diverse occasioni nel primo tempo. Il cambio con Rebic è l’asso nella manica di Pioli. Voto 5
dal 46′ Rebic: per una volta, entra in campo con l’atteggiamento giusto. O forse è solo che al primo pallone toccato la butta dentro, e questo cambia tutto. Fatto sta che sgroppa che è un piacere sulla sinistra, dove trova anche il gol vittoria dove dimostra acume tattico e una balistica non indifferente. Che sia la volta buona? Voto 7,5
Rafael Leao: agisce da rifinitore purissimo sull’azione del primo gol di Rebic quando smista in fascia un bel pallone a Conti che il croato trasforma poi in gol. Per il resto pecca un po’ di incisività: leggerino, fatica a smarcarsi dai marcantoni friulani. Voto 6
Ibrahimovic: non segna, è vero, ma quanto lavoro per la squadra. Il suo impatto psicologico è indiscutibile, quello tecnico lo si vede dalla sponda che offre a Rebic per il gol vittoria. Voto 6,5
All. Pioli: non è stato mai così amato dal pubblico rossonero come quando, al minuto 52′, l’arbitro Pairetto gli sventola in faccia il cartellino giallo tra un tripudio di fischi di San Siro a difesa del proprio allenatore. Pesca dal mazzo l’asso Rebic che, francamente, sembrava irrecuperabile: il 4-4-2 sembra dare certezze in più a questo Milan, dove però Ibra sta diventando sempre più imprescindibile. Voto 6,5
Le contropagelle del Milanologo
Donnarumma 6: Ha sulla coscienza il gol friulano con un’uscita scellerata, rimedia abbondantemente l’errore con almeno tre buone parate. Incolpevole sul gol di Lasagna.
Conti 6: Primo tempo timido, pure troppo, migliora nel secondo tempo spingendo con continuità sfornando l’assist vincente per il gol di Rebic.
Hernandez 7: Innervosito dal duello con De Paul fatica a trovare il fondo con continuità, nessun problema gli basta un missile da fuori area per essere decisivo.
Kjaer 4.5: Lasagna lo taglia fuori in tutte le occasioni mostrando tutti i limiti soprattutto in velocità del difensore danese.
Romagnoli 5.5: Poco meglio del compagno di reparto, ma anche il capitano perde troppi duelli col corpulento Okaka.
Bennacer 6.5: Al dispetto della sua minuta stazza domina il centrocampo con qualità e lucidità contro i giganti avversari.
Kessie 6: In una partita fisica ovvero la su specialità l’ivoriano da il suo onesto contributo alla causa.
Castillejo 7: Il folletto spagnolo sembra rinato, corsa, dribbling, assist e giocate spettacolari. Forse avrebbe meritato più spazio prima.
Bonaventura 5: Quarantacinque minuti impalpabili, talmente assente che costringe Pioli a fare il cambio che decide la partita.
Leao 6: Alterna cose buone ad altre inspiegabili, ma quelle buone pesano molto di più nell’economia della partita. Dovrebbe assentarsi di meno dal match ma per oggi va bene così.
Ibrahimovic 6: Raggio d’azione limitato, nonostante ciò riesce a rendersi molto utile con delle ottime sponde volanti. Certo il vero Ibra era tutt’altra cosa.
Rebic 7.5: Entra e spacca in due la partita con ottimi spunti sulla fascia e con una doppietta da tre punti importantissima.
Krunic 6: Entra a rinvigorire un centrocampo a tratti troppo scoperto.
Pioli 6.5: Rischia l’all in con Rebic e il rischio gli va bene. Certo che forse un po’ più di equilibrio a centrocampo servirebbe.