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Difficile andare d’accordo con Gasp: dal Papu a Skrtel

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Il Gasp, si sa, non ha un carattere facile: il solo modo di andarci d’accordo è rigare dritto, accontentandolo in tutto. Altrimenti sono guai!
Dal Papu Gomez a Martin Skrtel, ecco quelli che sono arrivati ai ferri corti col tecnico della Dea…

1. Martin Skrtel 

In origine fu Martin Skrtel. Nell’estate del 2019 il calciatore slovacco -per nove anni colonna difensiva del Liverpool– doveva essere ilgrande colpo del mercato atalantinocurriculum da urlo, esperienza internazionale e leadership garantite per una squadra che avrebbe messo poi centrato la storica partecipazione alla Champions League. Solo che le cose con Gasp non vanno secondo copione e, a poche settimane dal suo arrivo,senza neanche aver esordito lo slovacco rifà subito i bagagli per tornare in Turchia e vincere il campionato con l’Istanbul Basaksehir. 

2. Timothy Castagne 

Con Gasperini ha collezionato le stagioni migliori della sua carriera, eppure l’esterno belga Timothy Castagne ha chiesto (e ottenuto) la cessione nell’estate del 2020. Colpa, parole sue, del suo rapporto con il tecnico di Grugliasco, che il calciatore ora in forza al Leicester ha definito così nel corso di una recente intervista: 

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Con lui non ho mai avuto nessun dialogo. È molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo nessun tipo di rapporto. Gli basta niente per arrabbiarsi e ha difficoltà a controllarsi 

3. Papu Gomez 

E poi c’è il Papu, la madre di tutte le battaglie del Gasp. Ai dissidi nati per ragioni tattichedurante una partita di Champions, tra le mura dello spogliatoio sarebbe poi scoppiata una lite furibonda tra l’ex Capitano e il suo allenatore.Le cose sarebbero poi degenerate a tal punto che -secondo la versione del Papu, smentita da Gasperini– il tecnico avrebbe minacciato l’aggressione fisica nei confronti dell’argentino. Probabilmente non sapremo mai cos’è successo davvero tra i due, quel che è certo è che -nel giro di pochi giorni- Gomez ha lasciato l’Atalanta con destinazione Siviglia, salutando così -si fa per dire- il suo ex allenatore: 

Non avrei mai detto alla società ‘o io o Gasp’, ma se non hai il coraggio di chiedermi scusa non si può continuare. Ringrazio Gasperini per avermi migliorato, ma una cosa così è inaccettabile. C’è un motivo se viene fischiato in molti stadi

4. Pierluigi Gollini 

Sembrava che il futuro della porta dell’Atalanta fosse suo e, invece, nell’estate del 2021 anche Pieruigi Gollini ha salutato Bergamo con destinazione Londra e il Tottenham. Alle radici della decisione un rapporto non idilliaco con Gasperini,confermato poi -anche se in maniera indiretta- durante il giorno della presentazione con la Fiorentina, con cui giocherà nel corso di questa stagione: 

Non è stato un addio dovuto a motivi tecnici con l’Atalanta, ma a dei problemi di altra natura con una persona

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