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Fino alla fine

Con questo cuore

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Paolo Laganà

Per la prima volta di quest’anno la Juventus va in svantaggio lasciando i meriti ad un grande aggancio di Sesko che non ha avuto l’opposizione di un Bremer uscito per infortunio dopo 4 min.
Quando si dice sfortuna forse ci si immagina una partita così, pochi minuti anche per Nico Gonzalez e poi la sostituzione. E poi ancora un rigore cristallino negato e rivisto anche al Var.
Un altro legno di Koopmeiners e un’uscita azzardata di Di Gregorio con quel guantone che non si toglie e ne causa l’espulsione.
È successo di tutto e la Juve ha fatto 3 gol da incorniciare, uno più bello dell’altro.
Ma oltre ai gol c’è di più. C’è un gruppo unito, forte e con un carattere che a memoria fatico a ricordare. C’è un Fagioli che si prende in mano la squadra e disegna geometrie che pensavo avesse dimenticato e c’è un Kalulu che padroneggia e combatte come un toro su ogni pallone.
C’è attaccamento alla maglia e c’è unione d’intenti.
C’è mottismo, lo si respira ovunque.
E non era una finale, non c’erano punti fondamentali, non era un dentro o fuori, ma c’era tanta tanta voglia di vincere.
Con questo cuore, possiamo dominare gli stadi di chiunque.

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