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Italia, Spalletti: “gara spartiacque”

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Italia, Spalletti: “gara spartiacque”

di Giuseppe Petruzzini

Alla vigilia della sfida decisiva di Nations League contro il Belgio, il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di Vivo Azzurro, sottolineando l’importanza della partita e analizzando le caratteristiche dei prossimi avversari. Spalletti ha mostrato fiducia nel gruppo, in particolare nei giovani che stanno entrando a far parte della squadra, ma ha anche riconosciuto la pericolosità del Belgio, nonostante l’assenza di alcune stelle.

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Un gruppo giovane e ambizioso

Spalletti ha evidenziato la buona risposta del nuovo gruppo di convocati, soprattutto per quanto riguarda i giovani talenti inseriti di recente: “Ho ritrovato le stesse cose viste in questo nuovo gruppo, in questa nuova chiamata. Ancor di più con questi quattro nuovi ragazzi giovani che ho chiamato per la prima volta. C’è grandissima disponibilità ed energia, voglia di far vedere la loro prontezza”.

L’età media della Nazionale, poco superiore ai 24 anni, è una delle più basse della sua storia, dimostrando la volontà di Spalletti di costruire un progetto a lungo termine: “Vedo questi giovanotti pronti per fare il salto di livello e durante gli allenamenti lo dimostrano di volta in volta. Si può stare tranquilli sulla loro disponibilità e voglia di fare bene il loro lavoro”.

Un Belgio pericoloso anche senza Lukaku e De Bruyne

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Nonostante l’assenza di due fuoriclasse come Romelu Lukaku e Kevin De Bruyne, Spalletti non sottovaluta la forza del Belgio. Anzi, ha messo in guardia dai pericoli che la squadra avversaria può rappresentare: “Mancheranno calciatori forti, ma il Belgio resta una nazionale top. Lavorano in previsione futura un po’ come noi e possono essere ancora più forti. Hanno questa velocità devastante a campo aperto e sono pericolosi anche negli uno contro uno. Sugli esterni hanno calciatori bravi a dribblare. Anzi, sono fra quelli che dribblano di più in tutta Europa”.

Spalletti ha inoltre evidenziato l’elevata qualità individuale dei giocatori belgi: “Hanno qualità da tutte le parti, con giocatori che giocano nelle migliori squadre europee. Il Ranking FIFA dice che loro sono in sesta posizione e noi in decima”, un chiaro segnale della difficoltà della sfida.

Una gara spartiacque per l’Italia

Il tecnico azzurro ha definito la partita contro il Belgio un vero e proprio crocevia per la squadra: “E’ corretto. Per noi vincerla vorrebbe dire molte cose, ci permetterebbe di consolidare quanto fatto fino a questo momento e di affrontare il futuro con maggiore tranquillità. Non tanto per il risultato, ma per l’atteggiamento dentro la partita”.

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La sfida contro il Belgio sarà dunque cruciale non solo per il percorso in Nations League, ma anche per il morale e la crescita della squadra, con un occhio rivolto al futuro e alla costruzione di una Nazionale competitiva a livello internazionale.

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