Fino alla fine
Danilo: da riserva nella Juventus alle critiche in Brasile
C’è chi va in Nazionale per liberarsi dalle pressioni dei club e chi, nel caso di Danilo prende un aereo per volare oltre Oceano servendo a poco o nulla.
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1 mese agoon
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RedazioneDavide Giordana
Danilo: da riserva nella Juventus alle critiche in Brasile
C’è chi va in Nazionale per liberarsi dalle pressioni dei club e chi, nel caso di Danilo prende un aereo per volare oltre Oceano servendo a poco o nulla.
Il difensore bianconero, che fin quì ha giocato pochissimo sotto la guida di Thiago Motta, ha vissuto una notte da dimenticare. Il Brasile, infatti, ha vinto in rimonta in Cile (2-1, riprendendo fiato nella corsa ai Mondiali: ma lo juventino è entrato nel mirino dei tifosi della Seleção.
Non è la prima volta, ma questa ha un sapore ancora più amaro perché va a incastrarsi in un contesto che difficilmente Danilo aveva vissuto nel corso della carriera.
Le colpe sul vantaggio cileno
L’episodio che ha attirato su Danilo le critiche dei tifosi verdeoro, è avvenuto solamente intorno al secondo minuto di gioco.
Il giocatore della Juventus, schierato terzino dal ct brasiliano, si è perso in maniera evidente la marcatura su Edu Vargas (ex Napoli) che su un cross da destra di Loyola ha avuto tutto il tempo di mirare verso la porta e battere Ederson con un colpo di testa.
Evidenti anche le colpe dell’estremo difensore del Manchester City, sorpreso dall’incornata di Vargas. Ed anche quest’ultimo è stato preso di mira durante e nel post partita, nonostante la rimonta finale completata da Luiz Henrique a un minuto dalla fine.
Critiche ed insulti
La prestazione negativa di Danilo, ammonito poco dopo il quarto d’ora del secondo tempo ha scatenato l’ira di tanti tifosi.
Sui social, infatti, uno dei più contestati è stato proprio il difensore della Juventus.
Di seguito le frasi di alcuni sostenitori brasiliani:
“È inspiegabile tutta questa fiducia nei suoi confronti. Deve ritirarsi dalla Nazionale, anche per il suo bene. Il peggior terzino destro della storia del Brasile. Surreale il fatto che sia ancora convocato. Ha mai giocato una partita buona in Nazionale?”.
Questi sono solo alcuni commenti, oltre ad insulti pesanti.
Le dichiarazioni di Danilo
Danilo era già stato preso di mira nel mese di luglio, dopo l’eliminazione del Brasile dalla Copa America a discapito dell’Uruguay: un match in cui era stato decisivo Douglas Luiz, autore di un errore dal dischetto nella serie di rigori finali.
Ed in quel frangente, alcuni sostenitori avevano atteso la squadra fuori dall’hotel in cui alloggiava.
Qualche settimana prima lo stesso Danilo aveva dato segni di nervosismo: dopo il pareggio all’esordio del torneo contro la Costa Rica, si era diretto verso un tifoso presente in tribuna, dando vita a un lungo battibecco con lo stesso sostenitore verdeoro e accusandolo di mancanza di rispetto.
A settembre, il difensore della Juventus, aveva criticato apertamente e aspramente la CBF per la situazione complicata vissuta dal Brasile:
“In questo momento siamo in ritardo. C’è stata molta instabilità a livello di nomi, di allenatori, di strategie, di piani, di giocatori. Dopo i Mondiali si è perso troppo tempo a pensare se si dovesse procedere con un rinnovamento oppure no. L’organizzazione e la pianificazione non sono state adeguate”.
Mesi a dir poco complicati
Nonostante la fiducia del ct brasiliano, Danilo è costretto voltare pagina.
Una situazione quasi paradossale per un giocatore che, nel corso delle ultime stagioni, si era consolidato come perno della formazione di Maurizio Sarri prima, di Andrea Pirlo poi ed infine di Massimiliano Allegri.
Fino ad oggi, Danilo è sceso in campo dall’inizio solamente una volta: nella trasferta di Genova, partita in cui Thiago Motta ha optato per un turnover corposo.
Per il resto è sempre partito dalla panchina, entrando a gara in corso a Verona (5’), col PSV (33’) e col Cagliari (20’) per un totale di 115’ in campionato e 33’ in Champions League.
Pochissimi, insomma, per un capitano.
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