Amarcord
Inter, 18 anni senza Peppino Prisco. Le sue frasi celebri
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5 anni agoon
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RedazioneA quasi diciotto anni dalla morte di Giuseppe Prisco, storica bandiera dell’Inter, resta vivo nei tifosi nerazzurri il ricordo dell’Avvocato, il tifoso per eccellenza per la sua sagacia e il suo fine umorismo, degna incarnazione dell’interismo. Riproponiamo alcuni dei suoi celebri aforismi, sfottò pungenti e a volte dissacranti, pronunciati senza mai sforare nella volgarità o nella banalità.
“Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita”.
“A Milano ci sono due squadre: l’Inter e la primavera dell’Inter”.
“I festini a luci rosse dei giocatori dell’Inter? Non ne so niente, quando escono non mi chiamano mai”.
“Prima di morire mi faccio la tessera del Milan, così sparisce uno di loro”.
“Il Genoa non vuol più incontrare l’Inter a San Siro? Che vada in serie B!”.
“Come finirà Milan-Juventus? Non so, non mi interesso di squadre minori”.
“Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai”.
“La formazione ideale di tutti i tempi: Zenga, Burgnich, Facchetti, Guarneri, Picchi, Bedin, Friore, Matthaeus, Mazzola, Suarez e Corso. Non ho incluso Meazza, il più grande di tutti, e Ronaldo perché li considero fuori concorso. Una gioia per gli occhi”.
“Lo 0-6 nel derby? Non ricordo. E poi i giornalisti ne inventano sempre tante”.
“La delusione di quest’anno per me sono Milan e Juventus. Vanno troppo forte, sono molto deluso”.
“Il Milan? Ho forti timori che quest’anno rimarrà in Serie A”.
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