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Pallonate

Anelka, un tipo problematico

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Una vita tumultuosa e controversa quella di Nicolas Anelka, che Netflix ha deciso di raccontare in una docufiction, che tratteggia la personalità di un calciatore talentuoso, ma problematico: tra verità e bugie, ecco la storia dell’ex attaccante francese…

L’incompreso

Il titolo scelto da Netflix per la docufiction a lui dedicata descrive al meglio il personaggio Anelka, come confermato dal protagonista:

Il titolo l’ha scelto Netflix, ma mi piace. Definisce bene il giocatore che ero e le incomprensioni che ci sono state sulla mia personalità. Ero diverso, riservato, persino timido. La mia storia è quella di una persona che si rifiutava di essere come gli altri per integrarsi. Gli altri non volevano accettare il mio essere diverso.

Bad Boy

L’ex centravanti di Arsenal, Real e Chelsea non si riconosce nel Bad Boy che la stampa ha raccontato, un falso mito, alimentato da voci infondate e rumors giornalistici:

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Il vero Anelka è quello che si è visto in campo, l’altro non esiste. Non volevo parlare con la stampa all’inizio della mia carriera e ne ho pagato il prezzo. Normalmente, se si dicono bugie su un calciatore, alla fine lui risponde per smentirle. Io non l’ho mai fatto, non ho smentito niente e non mi interessava farlo. Ero una specie di sacco da boxe, incassavo senza mai rispondere. E la leggenda del cattivo ragazzo è cresciuta con facilità. Poi ovviamente ho davvero fatto alcune cose che l’hanno alimentata…

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