Manolas cuor di leone? Proprio no!

Gli eroi greci sono passati alla storia per il loro sconfinato coraggio e per il loro proverbiale valore sul campo di battaglia: di Ercole si diceva addirittura che, nella prima delle sue dodici fatiche, avesse sottomesso il mostruoso Leone di Nemea, che poi scuoiò per farne una magica pelliccia da utilizzare per nuove leggendarie imprese. Non proprio quello che è successo a Kostas Manolas, che in comune con Ercole avrà anche le origini greche, ma che quando si è trovato di fronte un leone in carne ed ossa non ha saputo fare tesoro dell‘insegnamento del mito…

Una presentazione in grande stile 

Passato da poche settimane dall’Olympiakos allo Sharjah, ambizioso club degli Emirati Arabi Uniti, Manolas è stato presentato ai tifosi con un video decisamente particolare, nel quale avrebbe dovuto posare al fianco del simbolo del club: un leone. Solo che, questa volta, non si trattava di una mascotte, ma di un felino in carne ed ossa. E quando al leone è sfuggito un timido ruggito, Manolas si è reso protagonista di uno scatto felino che non gli si vedeva fare sui campi di calcio da almeno qualche anno: in men che non si dica l’ex difensore di Roma e Napoli si è dato alla fuga, fugando qualsiasi possibile dubbio circa una condizione fisica non ottimale…

Come Diego Costa 

Recentemente anche a Diego Costa era capitata una disavventura simile. Presentato dai Wolverhampton Wanderers in compagnia di ben tre lupi in catene, da sempre simbolo del club, l’attaccante ex Atletico Madrid e Chelsea ha confessato ai tabloid inglesi di non sentirsi per niente a proprio agio: 

Me la stavo facendo sotto, ero davvero spaventato a morte. Tenevo la catena e continuavo a pensare: “E se adesso uno di questi lupi decide di saltarmi addosso?”. Ero veramente terrorizzato: si sta parlando di lupi eh, mica di cani. Io ho 5 cani, ma nemmeno un lupo, voi come vi sareste comportati al mio posto?