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Real Madrid: la delegazione di Perez e Ancelotti rinuncia al gala del Pallone d’Oro a Parigi

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Real Madrid: la delegazione di Perez e Ancelotti rinuncia al gala del Pallone d’Oro a Parigi

di Giuseppe Petruzzini

L’aria era elettrica, tutto era pronto. La delegazione del Real Madrid stava per imbarcarsi sul volo diretto a Parigi per partecipare al gala del Pallone d’Oro, dove tutti attendevano il trionfo di Vinicius. Ma a poche ore dalla partenza, è arrivata una “soffiata” che ha fatto infuriare l’ambiente madridista e ha cambiato i piani all’ultimo minuto: secondo indiscrezioni, il Pallone d’Oro andrà a Rodri, centrocampista spagnolo del Manchester City e della nazionale campione d’Europa. Una notizia che ha scosso i vertici del club, portandoli a una decisione drastica: restare a Madrid.

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Un cambio di piani inatteso

L’aereo, programmato per decollare alle 15, è rimasto sulla pista. Il presidente Florentino Perez, l’allenatore Carlo Ancelotti, considerato favorito per il premio di miglior allenatore dell’anno, e diversi giocatori, tra cui Lunin, Carvajal, Bellingham, Rudiger, Valverde, Mbappé e Vinicius, avrebbero dovuto essere presenti al gala. Ma il Real Madrid ha optato per una decisione simbolica: l’intera delegazione ha rinunciato al viaggio in segno di protesta, delusa dall’esito anticipato della cerimonia, con Vinicius escluso dalla vittoria finale.

Le prime indiscrezioni sono arrivate durante l’ora di pranzo: Rodri, madrileno e campione d’Europa con il Manchester City e la Spagna, sembra destinato a vincere il prestigioso trofeo. Il Real, che aveva dato per scontato il trionfo di Vinicius, ha interpretato la fuga di notizie come un affronto. Nonostante France Football avesse intensificato la segretezza attorno al voto di quest’anno, evitando interviste anticipate al vincitore e assegnando a un solo responsabile la gestione delle classifiche dei 100 giornalisti votanti, la sorpresa è stata svelata prima del previsto.

Vinicius si trovava in competizione non solo con Rodri, ma anche con altri giocatori di altissimo profilo: il compagno Carvajal, trionfatore con la Spagna, Lautaro Martínez, Bellingham, e i soliti Mbappé e Haaland. Per il Real, il possibile trionfo di un madrileno “cresciuto” con l’Atletico, come Rodri, è stato interpretato come una beffa.

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La decisione di restare a Madrid e le conseguenze

Florentino Perez e i vertici del club, in una serie di concitate consultazioni, hanno deciso di non partecipare alla serata, segnalando il proprio disappunto per la premiazione. La scelta di annullare la delegazione manda un messaggio chiaro sull’importanza che il Real attribuisce alla vittoria del Pallone d’Oro e al valore dei propri giocatori. Intanto, da Parigi, arrivava la foto di Rodri, giunto in città con le stampelle, forse a simboleggiare anche la sua determinazione di fronte a questa prestigiosa opportunità. In un clima di crescente competizione e controversie attorno ai premi individuali, l’assenza del Real Madrid al gala parigino diventa un segnale diplomatico forte, che va oltre il semplice tifo per un giocatore. La stagione dei Blancos prosegue, ma il Pallone d’Oro sembra destinato a portare con sé non solo la celebrazione dei meriti individuali, ma anche un clima di tensioni e rivalità accese.

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