Così non VAR
Il VAR tra Confusione e Necessità: L’Opinione di Fulvio Collovati
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RedazioneIl VAR tra Confusione e Necessità: L’Opinione di Fulvio Collovati
di Lucia Giordano
Durante la puntata inaugurale del format televisivo Casa Serie A, prodotto da Casa Napoli, l’ex Campione del Mondo Fulvio Collovati ha affrontato un tema scottante che da tempo divide gli appassionati di calcio: l’uso del VAR.
Rispondendo alle domande del conduttore Max Viggiani, Collovati ha espresso considerazioni significative, evidenziando sia il valore che le lacune di questo strumento.
Un’evoluzione necessaria ma complessa
Collovati ha iniziato affermando che il VAR rappresenta una conquista irrinunciabile, essenziale per risolvere episodi chiave come il fuorigioco. “Non si deve tornare indietro,” ha detto con convinzione. Tuttavia, l’ex difensore ha messo in luce una criticità importante: la mancanza di chiarezza nelle regole che governano il suo utilizzo. “Sfido chiunque a spiegare chiaramente quali siano le regole del protocollo, perché io, sinceramente, non ci ho capito nulla,” ha ammesso.
Confusione e uniformità mancante
Il vero problema, secondo Collovati, risiede nella confusione riguardante i criteri di intervento del VAR. “A volte interviene, altre no; una volta si parla di protocollo, un’altra di non intervenire. C’è una confusione totale!” ha esclamato, riferendosi ai casi in cui il VAR sembra agire in modo imprevedibile. Ha menzionato episodi recenti, senza entrare nello specifico, come quelli di Empoli-Napoli e Inter-Napoli, dove l’arbitro ha scelto di non ricorrere al supporto video. “Perché in alcune situazioni si è fidato della decisione dell’arbitro e in altre no?” si è chiesto retoricamente.
La questione dei “Rigorini” e la responsabilità dei calciatori
Collovati ha anche toccato il tema dell’uniformità dei giudizi, facendo notare come le linee guida del designatore Gianluca Rocchi mirino a evitare i cosiddetti “Rigorini”, ovvero i rigori concessi per contatti minimi. Tuttavia, l’ex campione ha osservato che, nonostante queste direttive, i rigori dubbi sembrano aumentare. “Ricordatevi che i primi ad averlo capito sono i giocatori: entrano in area e cadono facilmente perché sanno di poter ottenere un rigore,” ha aggiunto con fermezza. Per Collovati, bisognerebbe iniziare a punire severamente le simulazioni, anche con l’uso di cartellini gialli o rossi, per disincentivare i comportamenti scorretti.
Conclusioni amare
“Il VAR non è altro che un’evoluzione della vecchia moviola,” ha detto Collovati, lasciando intendere che,nonostante i progressi tecnologici, restano le stesse perplessità e discussioni del passato. Il calcio ha bisogno di chiarezza e uniformità, e solo attraverso una revisione chiara del protocollo e un’applicazione coerente delle regole si potrà ridare fiducia a questo strumento fondamentale.
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