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Italia: la maledizione dei calci piazzati

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Davide Giordana

Italia: la maledizione dei calci piazzati

L’Italia ha perso contro una rivale storica ed è scivolata dal primo al secondo posto nel girone di Nations League a causa della differenza reti. Insomma: la classica notte da dimenticare.

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Nella sconfitta del ‘Giuseppe Meazza’ contro la Francia sono rispuntati i soliti fantasmi: infatti, la squadra di Luciano Spalletti è stata nuovamente punita su calcio piazzato, per ben tre volte.

Il problema è che è diventata una costante in questo girone di Nations League: il lato oscuro della luna di un percorso a tratti brillante.

UN SOLO GOAL SUBITO SU AZIONE

I dati finali del raggruppamento dicono che l’Italia ha subìto 8 goal in 6 partite: 2 in più della Francia, 1 in meno del Belgio. 

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Gli azzurri hanno preso goal anche dal morbido Israele, in entrambe le partite. Sono stati battuti per 2 volte all’Olimpico dal Belgio, rimesso in piedi dall’espulsione prima dell’intervallo di Lorenzo Pellegrini: fino alle 3 reti di San Siro, 2 delle quali dell’ex bianconero Rabiot.

Ma a far pensare è l’altro dato: di queste 8 reti al passivo, addirittura 7 sono arrivate da calcio piazzato o sugli sviluppi di un calcio piazzato. 

LE RETI DA CALCIO PIAZZATO

Israele, nella partita successiva a quella di Parigi, ha trovato il guizzo vincente che ha ridato senso al finale sfruttando una mischia da piazzato: la difesa azzurra non ha liberato e Abu Fani ha scaricato il destro alle spalle di Donnarumma.

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Situazione ancor più estrema al ritorno, in quel di Udine: l’Italia conduceva tranquillamente per 2-0, quando sempre Abu Fani ha fatto partire dalla bandierina un cross trasformatosi in un velenosissimo tiro, battendo Vicario e mettendo a segno un clamoroso goal olimpico.

Anche il Belgio ci ha puniti così all’Olimpico: prima con una splendida combinazione che ha portato all’1-2 di De Cuyper e poi con una zampata al volo da pochi passi di Trossard. 

RABIOT RINGRAZIA 

A San Siro, altro giro e altri problemi sui calci piazzati. La Francia, come abbiamo visto, ha espugnato ‘San Siro’ così: sfruttando un cross dalla bandierina, un altro cross su punizione e una punizione diretta.

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Netta la responsabilità di Buongiorno sul primo colpo di testa vincente di Rabiot, mentre l’1-3 è stato un altro pezzo di bravura dello stesso ex juventino, servito sempre da Digne. 

LE PAROLE DI SPALLETTI

Spalletti, nella conferenza stampa post-match, non ha nascosto il problema:

“La partita si commenta male per il condizionamento dei calci piazzati perché se vado ad analizzare ciò che è successo dentro, pur spendendo molte energie, i giocatori non ci stavano, volevano sfidare l’avversario. E lì abbiamo buttato via energie. Nonostante tutto l’avevamo rimessa a posto, abbiamo tenuto in equilibrio la partita e sembrava potessimo gestirla. Poi c’è stato questo terzo calcio piazzato che ci ha creato problemi. Questi calci piazzati si vanno a rivedere. Non capita tutti i giorni che te ne arrivino 4-5 in area di rigore di 1,95, 1,92, 1,88, 1,90.

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La scelta di fare la zona è per ritrovarsi a marcare gente di 15 centimetri più alta, mentre i saltatori li metti nella zona centrale e si va a cercare la palla con loro. Di solito funziona così. Ora si rivedranno per bene e si potrà anche modificare qualcosa. Valuteremo bene”.

Insomma: un problema fa risolvere assolutamente in vista degli impegni previsti nel 2025.

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