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Fino alla fine

Nicolò Fagioli e il dramma della ludopatia: il racconto in un documentario su Prime Video

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Nicolò Fagioli e il dramma della ludopatia: il racconto in un documentario su Prime Video

di Lucia Giordano

Nicolò Fagioli si racconta senza filtri nel documentario Fragile – La storia di Nicolò Fagioli, in uscita il 26 novembre su Prime Video e realizzato in collaborazione con il Juventus Creator Lab. 

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Questo documentario, il terzo dopo Federico Chiesa: Back on Track e Giampaolo Sgura in Black & White, affronta un tema delicatissimo: la battaglia contro la ludopatia, una dipendenza che ha rischiato di compromettere la carriera e la vita personale del centrocampista della Juventus.

Il dramma della dipendenza e il ritorno alla luce

Nel documentario, Fagioli ripercorre i momenti più bui della sua vita, quando la ludopatia lo portava a trascorrere fino a 12-13 ore al telefono per il brivido delle scommesse. Il giovane centrocampista confessa: “Ho cominciato a puntare sempre di più nell’Under 23: giocavo più soldi del normale”.

 Con onestà disarmante, Fagioli ammette che non era la vincita a motivarlo, ma l’adrenalina: “Non giocavo per vincere soldi – afferma –. Non ne avevo bisogno. Scommettevo per l’adrenalina che mi dava: era questo il problema”. La dipendenza gli faceva perdere il senso del tempo, con ore che volavano via come se fossero minuti.

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La bolla della ludopatia e il futuro incerto

Il documentario offre uno spaccato toccante su quanto la dipendenza lo avesse reso cieco alla realtà circostante: “Sembrava di vivere in una bolla, non ti accorgevi di niente”, ricorda Fagioli. Durante la squalifica di sette mesi, ha lottato con i suoi demoni, riuscendo infine a tornare in campo lo scorso maggio contro il Bologna e riconquistando la fiducia del CT Spalletti, che lo ha convocato per l’Europeo in Germania.

Mentre Fagioli ritrova pian piano stabilità, il suo futuro alla Juventus rimane incerto. Secondo La Gazzetta dello Sport, il Paris Saint-Germain sarebbe interessato a portarlo a Parigi già a gennaio. 

La Juventus, che lo ha cresciuto dal 2015, lo valuta non meno di 25 milioni di euro. Un trasferimento sotto la Torre Eiffel potrebbe segnare un nuovo capitolo nella vita e nella carriera di questo giovane talento, segnato ma non spezzato dalle sue fragilità.

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