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Auguri a…16 agosto: Milan Rapajc
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6 anni agoon
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Redazione
I tifosi del Napoli ancora se lo ricordano perchè -grazie ad una sua ‘prodezza’ di mano- gli azzurri per poco non scivolarono in cadetteria. Eppure Milan Rapajc, talento croato classe 1973, al calcio italiano ha dato tanto, nelle sue esperienze con le maglie di Perugia e Ancona.
La lunga carriera di Rapajc cominciò nei primi anni ’90, quando il suo paese si trovava immischiato nelle feroci guerre che in pochi mesi hanno dilaniato la regione dei Balcani: è proprio nel ’91, anno in cui la Croazia si dichiara indipendente dalla federazione jugoslava, che il giovane Milan comincia a muovere i primi passi con la maglia dell’Hajduk Spalato.
Con i cavalieri di Spalato Rapajc gioca per 5 anni, fino al 1996, vincendo 3 campionati e 4 coppe nazionali: il suo spiccato senso del gol e la sua grande capacità di saltare l’uomo in fascia attireranno ben presto le attenzioni del Perugia, che lo tessererà nel ’96.
Con i Grifoni Rapajc vive gli anni migliori della sua carriera: sono quattro stagioni dense di soddisfazioni, dalla promozione in serie A fino all’affermazione nel massimo campionato italiano come uno degli esterni più apprezzati. Di qui l’approdo in Turchia, al Fenerbahce, dove Rapajc giocherà due stagioni tra il 2000 e il 2002 prima di un doppio ritorno: prima in patria, ancora all’Hajduk, poi in Italia, dove sposerà lo scellerato progetto di Ermanno Pieroni alla guida dell’Ancona.
Ottenuto lo svincolo per il fallimento del club dorico, Milan si accasa ai belgi dello Standard Liegi, dove militerà per tre anni (2004-07) prima di fare ritorno in Croazia per chiudere la carriera con l’HNK Trogir.
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