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Sarri ora rischia: “Dobbiamo cambiare mentalità. Higuain? Non è ancora pronto…”
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6 anni agoon
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RedazioneMaurizio Sarri va avanti per la sua strada. Gli ultimi risultati, su tutti lo 0-4 contro il Bournemouth, hanno messo sulla graticola il tecnico italiano. Il bel gioco che aveva entusiasmato nella prima parte di stagione e’ ora sotto accusa perche’ gli avversari hanno trovato le contromisure ma Sarri non appare preoccupato. “Un piano B? E perche’? Prima voglio fare bene col piano A. Non voglio cambiare adesso qualcosa perche’ non sta funzionando, voglio che si giochi bene e poi vedremo di cambiare qualcosa. Tutti dieci anni fa sapevano come giocava il Barcellona ma il Barcellona ha vinto tutto perche’ giocava il suo calcio. E io voglio giocare il mio”. Sarri e’ poi tornato sul confronto con la squadra avuto dopo la sconfitta contro i Cherries.
“Non ho attaccato i calciatori, ho parlato con loro perche’ ho bisogno di capire. Ho detto che forse non sono riuscito a motivarli. Se ci sono dei problemi a livello mentale, possono riguardare i giocatori, lo staff tecnico o la societa’. Stiamo facendo qualcosa di sbagliato, a partire dal sottoscritto. Fa parte del mio lavoro, e’ chiaro, ma voglio cambiare la mentalita’ di questa squadra”. Sarri, dall’altro lato, ammette che “forse e’ piu’ dura di quanto immaginassi ma sapevo che qui il livello e’ molto alto e che questa squadra era abituata a vincere con un altro tipo di calcio. Il mio e’ fatto di collaborazione, per cui devo confrontarmi coi giocatori. Ma non e’ facile cambiare in 4-5 mesi, c’e’ da cambiare completamente la mentalita’ perche’ qui si era abituati a giocare in contropiede. La strada e’ lunga ma ci sto provando. Voglio che la mia squadra controlli le partite e faccia gol e che abbia la reazione giusta quando subisce una rete. Voglio ricordare che Klopp, al suo primo anno al Liverpool, era a meta’ classifica. Ci sono tre squadre sopra le altre – il riferimento a Manchester City, Liverpool e Tottenham – dove gli allenatori sono al loro posto da 3, 4 e 5 anni. Rassicurazioni dalla societa’? Non mi interessa perche’ sono un sognatore e voglio giocare il mio calcio”.
Sarri chiarisce poi di non essere tornato a casa sul pullman della squadra “solo perche’ volevo andarmi a rivedere la partita, non ci sono altre ragioni” e su Hazard spiega: “Penso stia cambiando. Era abituato a giocare da singolo, ora deve farlo all’interno di un gioco di squadra”. “Non e’ semplice per lui perche’ e’ diventato Hazard in un altro modo. Ma e’ disponibile e tatticamente puo’ fare di piu’”. Chiusura su Higuain: “Al momento non e’ fisicamente al top perche’ in 45 giorni ha giocato poche partite per dei fastidi alla schiena e per il mercato. Deve migliorare, puo’ fare di piu’: se crescera’ dal punto di vista fisico, ci dara’ subito una mano”.